L’Austria non allunga il lockdown generale: «Non spinge a vaccinarsi». Picco nelle intensive, da lunedì limiti solo ai No vax

Nelle tre settimane di lockdown generalizzato l’incidenza dei casi si è dimezzata, ma i tassi di occupazione delle terapie intensive restano alti e le vaccinazioni non hanno subìto un sostanziale aumento. Da febbraio 2022 il governo introdurrà l’obbligo vaccinale

Il lockdown istituito in Austria lo scorso 22 novembre finirà lunedì 13 dicembre il lockdown solo per i guariti e per le persone vaccinate contro il Covid, mentre proseguirà per i No vax. È quanto deciso dall’ex ministro dell’Interno e neocancelliere austriaco Karl Nehammer che ha motivato la decisione spiegando che con il lockdown generalizzato «è venuto meno un incentivo per la vaccinazione». Da questa considerazione è derivata la decisione di diminuire le restrizioni per le persone vaccinate, permettendo loro di poter riaccedere a negozi, ristoranti, alberghi e mercatini di Natale. Nehammer non ha escluso però ulteriori future nuove restrizioni generalizzate a livello locale, qualora si dovessero rendere necessarie, in caso di aumento dei casi o di difficoltà di tenuta delle strutture ospedaliere. Nelle ultime tre settimane, con il lockdown generalizzato, l’incidenza ogni 100mila abitanti si è dimezzata, ma restano alti i tassi di occupazione nei reparti di terapia intensiva. Attualmente risultano ospedalizzati in rianimazione 670 persone positive al Covid, il numero più alto registrato nel paese durante l’intero 2021. Lo scorso 20 novembre, prima del lockdown, l’Austria registrava un picco di 15.297 nuovi casi giornalieri, mentre secondo i dati di oggi, 7 dicembre, il numero di nuovi contagi è sceso di un oltre un terzo, con 4.233 nuove positività al Covid diagnosticate e 77 decessi registrati nelle ultime 24 ore.


L’andamento delle vaccinazioni e l’obbligo vaccinale da febbraio 2022

Nello stesso arco temporale la copertura vaccinale è aumentata, ma non ha però subìto un sostanziale aumento. Il 20 novembre scorso, in Austria, il 70,2% della popolazione risultava aver ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid, il 65,6% risultava aver completato il ciclo primario di immunizzazione con due dosi, mentre il 14,7% risultava aver ricevuto la terza dose booster. Secondo gli ultimi dati disponibili, aggiornati al 4 dicembre, il 71,8% degli austriaci risulta aver ricevuto almeno la una dose di preparato anti-Covid, il 67,8% ha completato il ciclo di vaccinazione primaria, mentre le terze dosi hanno raggiunto il 26,0%. Insomma, durante le tre settimane di lockdown le prime dosi sono aumentate solo dell’1,6%. Dal 15 febbraio 2022, però, il governo di Vienna intende rendere obbligatoria la vaccinazione anti-Covid. Il testo di legge per introdurlo sarà presentato la prossima settimana. Per chi deciderà di non rispettare l’obbligo vaccinale anti-Covid saranno previste multe fino a 3.600 euro all’anno.


Foto in copertina: ANSA / AFP / JOE KLAMAR

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