Vaccino anti-Covid, l’Austria anticipa il booster a 4 mesi dall’ultima dose

L’impennata dei contagi nel Paese ha già portato al ripristino del lockdown e all’imposizione dell’obbligo vaccinale

L’Austria corre ai ripari per la recrudescenza della pandemia. Dopo aver reintrodotto il lockdown e aver disposto l’obbligo vaccinale a partire dal mese di febbraio, la task force nazionale ha deciso di anticipare la somministrazione del booster di vaccino anti Covid a quattro mesi dall’ultima inoculazione. I tecnici di Vienna, in una nota, hanno comunicato alle autorità sanitarie che «la terza dose può essere somministrata dal quarto mese, nonostante dovrebbe essere somministrata dal sesto mese dalla seconda». Già per i casi definiti «eccezionali», soprattutto a Vienna, era partita la somministrazione del booster a quattro mesi dalla seconda dose. Per quanto riguarda il vaccino Johnson & Johnson, gli austriaci dovranno sottoporsi al richiamo entro il 3 gennaio, pena annullamento del proprio Green pass. La curva dei contagi, intanto, segue un trend di crescita esponenziale: il 22 novembre, nel Paese, sono stati registrati 13.806 nuovi casi. Per la gravità della situazione è stato persino rinviata a data da determinarsi nel 2022 la visita dei vescovi austriaci alla Santa Sede, prevista per il 29 novembre. «Poiché la situazione in Austria è molto tesa a causa del quarto lockdown, noi vescovi vogliamo stare con la gente in segno di solidarietà», ha fatto sapere monsignor Franz Lackner, arcivescovo di Salisburgo.


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