Covid, il sabato No vax dell’Europa. Da Vienna ai Balcani, le proteste contro obblighi e lockdown – Foto e video

L’epicentro è stato Vienna con più di 35mila persone in piazza, ma il terremoto No vax ha colpito diverse parti dell’Europa e del mondo. Migliaia in Irlanda, Olanda e Croazia. A Sydney più di 10 mila persone

Dopo la decisione dell’Austria di imporre l’obbligo vaccinale a tutta la popolazione, Vienna si è riempita di No vax e No lockdown. In un sabato pieno di proteste in tutto il mondo, piazza Heldenplatz è stato il fulcro di una ribellione a volte rabbiosa, dove le ultime decisioni del governo hanno acceso ancora di più l’insofferenza di una buona parte della popolazione. Più di 35 mila persone hanno sfilato e protestano contro il primo governo in Europa che ha visto nell’obbligo esteso di vaccinazione contro il Covid-19 l’unica strada per tentare di fermare la quarta ondata. Mentre i numeri dei contagi nel Paese galoppano e le terapia intensive chiedono aiuto, il tasso degli immunizzati contro il virus è ancora troppo basso per sperare in una naturale miglioramento. E la strada, visto l’inverno alle porte, è ancora tutta in salita.


Ma le oltre 35 mila persone (tutte senza mascherina) che in questo sabato di proteste si sono riversate nelle strade della capitale austriaca non hanno voluto sentire ragioni: hanno gridato contro il lockdown generalizzato deciso su tutto il territorio nazionale per i prossimi 10 giorni e accusato il governo di dittatura sanitaria, rifiutando l’idea di una vaccinazione imposta. La giornata è trascorsa nella tensione con circa 1.300 agenti delle forze dell’ordine schierati. Sono stati una decina i manifestanti fermati per comportamenti aggressivi e violazione delle norme anti contagio. A comparire tra la folla di Vienna anche alcune bandiere italiane: la massiccia mobilitazione organizzata dall’ultradestra di Herbert Kickl, rimasto a casa perché malato di Covid e in quarantena, ha radunato militanti dell’ideologia No vax da tutta Europa.


TWITTER| Manifestanti No Vax e No lockdown in piazza Heldenplatz a Vienna
EPA/CHRISTIAN BRUNA|Piazza Heldenplatz a Vienna
EPA/CHRISTIAN BRUNA| Manifestanti in piazza Heldenplatz a Vienna

Da Vienna ad Amsterdam: l’Europa No vax

L’epicentro è stato Vienna, ma il terremoto No vax che ha colpito l’Europa, oggi ha attraversato diversi Paesi al grido di «no dittatura sanitaria». A scendere in piazza anche l’Olanda con manifestazioni nel centro di Amsterdam e con lei anche i Balcani, dove il tasso di immunizzati con due dosi non raggiunge neanche il 50% della popolazione. A Zagabria sono arrivate migliaia di persone con decine di autobus da tutta la Croazia. La richiesta è una sola: abolire il Green pass obbligatorio per i dipendenti pubblici e per l’accesso agli enti statali. Anche l’Irlanda si è unita al coro di protesta. I manifestanti a Belfast hanno urlato contro l’introduzione della Certificazione Covid bloccando il traffico e le vie del centro. Ma l’onda No Vax in questo sabato, 20 novembre, ha superato i confini europei arrivando in Australia: più di 10 mila persone hanno protestato a Sydney e circa 2 mila a Melbourne. E nelle Antille francesi, a Guadalupa, dove nonostante il coprifuoco sono proseguite scene di violenza contro l’obbligo vaccinale per i sanitari con 29 fermi eseguiti dalle forze dell’ordine.

Foto di copertina: EPA| Manifestanti No Vax ad Amsterdam

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