Austria, il cancelliere Schallenberg: «Le minacce sono servite. Il lockdown per i No vax funziona»

La misura era stata annunciata una decina di giorni fa. «Dobbiamo aumentare il tasso di vaccinazione. È vergognosamente basso», aveva detto ieri il cancelliere

Il lockdown dei non vaccinati in Austria, annunciato circa dieci giorni fa come nuova misura anti Covid, è entrato in vigore nella giornata di oggi. I primi risultati sono già arrivati: il numero di persone che hanno deciso di sottoporsi al vaccino, infatti, è aumentato. A dirlo è il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg in un’intervista alla France Presse. «Dopo gli sviluppi degli ultimi giorni, l’aumento delle persone nei centri di vaccinazione dimostra che la nostra minaccia, associata alle restrizioni, ha funzionato», ha spiegato il premier. Ieri Shallenberg in conferenza stampa aveva annunciato la stretta: «Dobbiamo aumentare il tasso di vaccinazione. È vergognosamente basso», aveva detto. Secondo The Guardian, l’Austria registra uno dei tassi di vaccinazione più bassi dell’Europa occidentale: solo il 65% della popolazione ha completato il ciclo di due dosi: «La situazione è grave – ha spiegato il cancelliere – non facciamo questo passo a cuor leggero, ma purtroppo è necessario». Schallenberg fa parte del Partito popolare austriaco ed è entrato in carica lo scorso 11 ottobre, dopo il ritiro di Sebastian Kurz a seguito di una serie di accuse di favoreggiamento alla corruzione. Intanto Herbert Kickl, leader dell’ultradestra Fpoe e del movimento No vax austriaco, è risultato positivo al Coronavirus. Ora Kickl dovrà rimanere in quarantena per 14 giorni, motivo per cui non potrà partecipare alla manifestazione contro il vaccino in programma a Vienna per il prossimo sabato.


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