Rasi: «Siamo sempre più vicini alla zona arancione. Terze dosi fondamentali, è una corsa contro il tempo»

Il consulente scientifico di Figliuolo: «La variante Omicron può sparigliare le carte, serve potenziare il sequenziamento»

L’Italia è sempre più vicina alla zona arancione. A dirlo è Guido Rasi, consulente scientifico del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo: «Ci stiamo avvicinando, perché continua ad aumentare l’occupazione dei posti ospedalieri», ha detto, «è fondamentale dunque fare subito le terze dosi. I vaccini ci sono e la campagna sta procedendo bene, ma è una corsa contro il tempo». Parlando delle mutazioni del virus, Rasi ha spiegato che la variante Delta è «in qualche modo sotto controllo con le terze dosi per quanto riguarda la prevenzione della malattia grave e dell’infezione, ma la Omicron potrebbe sparigliare completamente le carte». «Le prime osservazioni che ci arrivano dall’Imperial College di Londra – ha aggiunto Rasi – ci dicono che due dosi di vaccino rendono al 20-50% di protezione per la forma di malattia sintomatica da Omicron mentre le tre dosi proteggono dal 50 al 70% per le forme sintomatiche ma ancora non è chiara quale sarà la protezione dall’infezione».


Oggi, ha detto, «il Green pass ha dunque la validità che sappiamo, ma tra un mese potrebbe essere ripensato. Se la Omicron buca il vaccino significa che è completamente un altro virus. Adesso questo Green pass ha un senso ma con un’altra variante completamente diversa le cose possono cambiare». «Speriamo – ha concluso Rasi – che il sequenziamento del Coronavirus aumenti in modo sostanziale: solo questa attività ci dice esattamente quale tipo di variante abbiamo di fronte. Tuttavia, soltanto 70 laboratori contribuiscono alla piattaforma che l’Istituto superiore di sanità ha messo a disposizione e 70 laboratori per 60 milioni di italiani sono pochi».


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