Omicron, a Parigi un positivo su tre è contagiato dalla variante. Ema: «Situazione in Europa estremamente preoccupante»

Intanto, il Regno Unito ha stanziato 1 miliardo di sterline per la ripresa

Un positivo su tre a Parigi è contagiato dalla variante Omicron. Il dato dà l’idea dell’attuale quadro di diffusione della nuova mutazione da Covid-19 in Francia. A farlo sapere è il portavoce del governo, Gabriel Attal, che mette in guardia su una curva epidemiologica preoccupante. «Omicron arriva nel nostro Paese», ha detto Attal. Nel frattempo la Francia raggiunge un nuovo record sul tasso di incidenza: 537 casi individuati per ogni 100 mila abitanti. Ma la Francia non è l’unico Paese alle prese con le minacce della nuova mutazione. Il Regno Unito continua a registrare numeri da record, con l’ultima decisione del Galles di concedere eventi sportivi solo a porte chiuse. A fronte di una situazione ormai di difficile controllo, il premier britannico Boris Johnson ha operato un nuovo stanziamento pubblico pari a 1 miliardo di sterline aggiuntive al fine di sostenere il mondo economico colpito dalla pandemia da Covid-19.


Ristorazione, settore alberghiero, viaggi e turismo saranno le categorie più favorite: «Sono gli ambiti più minacciati dalle restrizioni imposte per l’impennata dei casi provocata da Omicron e dalle ulteriori misure che potrebbero essere introdotte a breve», fanno sapere dal governo. Mentre la Germania sempre di più in crisi pensa all’obbligo vaccinale, l’Italia attende per i prossimi giorni il sequenziamento flash in grado di dare il quadro della diffusione di Omicron in relazione alle 24 ore prese in esame. Oltre agli 11 casi accertati, la notizia di poche ore fa è quella di un sospetto contagio nella provincia di Sassari legato sempre a Omicron. Anche oltreoceano le cose non vanno meglio. La diffusione della nuova variante negli Usa fa tremare governo ed esperti con una previsione di circa 1 milione di casi al giorno.


«Dopo un anno di vaccino non ci saremmo aspettati Omicron»

Mentre i Paesi lottano contro nuove frontiere del virus, l’ente regolatore europeo per i medicinali (Ema) ribadisce che «non c’è ancora alcuna risposta sul fatto che avremo bisogno di adattare un vaccino con una composizione diversa per affrontare Omicron o qualsiasi altra variante». La direttrice esecutiva di Ema, Emer Cooke, nel corso di una conferenza stampa è apparsa stupita dall’attuale situazione epidemiologica ancora così complessa: «A un anno dall’approvazione del vaccino non avrei mai creduto ci trovassimo ancora in un’epidemia, ma come tutti sapete la situazione rimane estremamente preoccupante in Europa». E ha aggiunto: «Omicron è diventata la variante predominante in un numero crescente di Paesi». La direttrice esecutiva ha però anche rassicurato sulle risorse in campo: «Con cinque vaccini e sei trattamenti siamo molto più preparati dell’anno scorso e siamo pronti ad adattare i trattamenti se necessario. L’appello ad oggi più importante è quello di aumentare le vaccinazioni e le dosi booster».

Omicron domina la Danimarca

Nel frattempo il ministro dalla Sanità danese ha fatto sapere che nel Paese la variante Omicron «altamente trasmissibile». Inoltre la Danimarca ha stabilito un nuovo record per le infezioni quotidiane di Covid-19. «L’Istituto di sanità pubblica ritiene che Omicron sia ora la variante dominante e sia in crescita», ha twittato Magnus Heunicke. Un record di 13.558 nuovi casi in 24 ore è stato registrato nel Paese nordico che conta 5,8 milioni di persone. 

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