Le restrizioni funzionano (soprattutto per i No vax): contagi in calo in Austria e Germania

Dai 74mila positivi al giorno dei primi di dicembre oggi Berlino registra poco più di 10mila casi. L’Austria scende da 15mila a 2.025 nuovi positivi

In Italia se ne discute, in Germania e Austria se ne vedono già gli effetti. Il lockdown per non vaccinati e la strategia 2G (solo vaccinati o guariti dal virus) per entrare in ristoranti e luoghi di svago, sembra essere una delle ultime decisioni dei due governi che più ha fatto registrare risultati di contenimento. Alle prese con un’esplosione drammatica di contagi da Covid-19, Germania e Austria hanno deciso di limitare le libertà di chi si è rifiutato di partecipare alla campagna vaccinale collettiva. La direttiva in Germania è entrata in vigore dal 2 dicembre scorso dopo il record di quasi 74 mila casi giornalieri. Nelle ultime 24 ore il bollettino epidemiologico diffuso dal Robert Koch Institute ha riportato 10.100 nuovi casi di Covid e 88 decessi dovuti al virus, sottolineando come l’incidenza settimanale continui a decrescere. Dai 315,4 positivi ogni 100mila abitanti di 7 giorni fa ai 220,7 casi per 100mila abitanti attuali. L’importante però è rimanere prudenti. Gli esperti temono che parte della diminuzione dei casi giornalieri sia dovuta anche a un tracciamento minore nei giorni delle festività.


I numeri

Il lockdown in Austria era cominciato a metà novembre per tutti e in vigore dall’8 di dicembre solo per i non vaccinati. Da un picco di 15mila contagi al giorno si è passati ai 2.025 del 25 dicembre. Non contento, il governo austriaco ha poi previsto ulteriori strette anche per le festività: dal 27 dicembre, e quindi anche la notte di Capodanno, nel Paese torna il coprifuoco per bar e ristoranti alle ore 22. Per gli eventi sia all’aperto che al coperto sarà consentito un numero massimo di 2mila spettatori, mentre per gli eventi che non assegnano il posto sarà posto il tetto di massimo 25 persone munite di Super Green pass.


Cosa ha funzionato

Il 2 dicembre scorso la cancelliera uscente Angela Merkel aveva annunciato la decisione di limitazioni per i No vax come atto estremo per fermare una quarta ondata ormai fuori controllo. «La quarta ondata deve essere spezzata», aveva dichiarato, sottolineando come la situazione in molti ospedali del Paese fosse al limite. Da quel momento alcune attività quotidiane sono diventate privilegio degli immunizzati contro il virus, come era avvenuto già in parte e in misure differenti in alcune zone del Paese. Solo i vaccinati o i guariti dal virus sono potuti entrare in ristoranti, musei, cinema, eventi culturali e negozi, secondo la regola del 2G e cioè del Green pass a due opzioni. Non solo. Tutti i No vax hanno potuto incontrare non più di due persone alla volta. Per i lavoratori è rimasta invece la direttiva 3G, Green pass all’ingresso per vaccinati, guariti o anche tamponati con esito negativo. Nelle situazioni più tragiche le direttive però hanno coinvolto anche i vaccinati. Nelle zone con un’incidenza settimanale superiore a 350 casi ogni 100 mila abitanti è scattata la chiusura di club, locali e discoteche. Limiti anche per gli stadi con una riduzione drastica del pubblico degli eventi sportivi e culturali al 30-50% dei posti disponibili. Obbligatoria anche la mascherina nelle scuole.

Green pass 2G

«La situazione è grave. Non facciamo questo passo a cuor leggero ma purtroppo è necessario». Così in Austria l’ex cancelliere Alexander Schallenberg aveva a metà novembre annunciato il lockdown per i non vaccinati. In quel momento con il 65% di copertura vaccinale, l’Austria registrava uno dei tassi più bassi dell’Europa occidentale. Anche nel Paese di Schallenberg niente negozi, bar, ristoranti, teatri, cinema, concerti o partite di calcio senza Green pass 2G, e cioè con avvenuta vaccinazione o guarigione dal virus. Per il lavoro è stato ammesso anche il tampone molecolare. Fare la spesa o andare dal medico sono state le altre due uniche occasioni di spostamento concesse con tampone. I 32 mila agenti in servizio con l’ordine di chiedere il certificato vaccinale in qualsiasi contesto hanno battuto le strade di Vienna e del Paese al fine di far rispettare le regole stabilite. Anche in Austria, come in Germania, dal 27 dicembre varrà il coprifuoco per tutti e chiusura per bar e ristoranti alle 22 . Per gli eventi dove non è stata prevista l’assegnazione dei posti, il limite massimo di partecipati è fissato a 25 persone vaccinate o guarite, con obbligo di indossare la mascherina Ffp2. Per gli eventi con posti pre-assegnati il tetto massimo di persone che possono prendervi parte è fissato a 500 unità con persone vaccinate o guarite, 1.000 partecipanti vaccinati o guariti e muniti di tampone negativo,  2.000 partecipanti vaccinati con dose booster e con tampone negativo.

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