Bonus psicologo, la Regione Lazio istituisce fondo da 2,5 milioni di euro per la salute mentale dei giovani

Presto sportelli di aiuto saranno aperti in tutta la regione, a sostegno dei giovani e delle fasce deboli

Il Lazio istituirà per i giovani un fondo dedicato alla salute mentale e alla prevenzione dei disagi psichici. Il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha dato la notizia sui social: «Destiniamo 2,5 milioni di euro per garantire l’accesso alle cure per la salute mentale, attraverso voucher da utilizzare presso le strutture pubbliche della regione». Una rete che coinvolgerà psicologi e psichiatri del territorio, a protezione dei giovani e delle fasce più deboli della popolazione. «Vogliamo rispondere a una situazione di grande criticità – ha aggiunto Zingaretti -. Con la pandemia i disturbi psicologici sono aumentati». La risposta della regione è arrivata dopo il no della Camera al «bonus psicologo», a cui hanno fatto seguito diverse sollecitazioni del mondo scientifico, oltre che a una petizione popolare che in pochi giorni ha raccolto migliaia di firme, «segnalando un problema reale e da affrontare». Zingaretti ha citato nel post uno studio dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che rilevato come i tentativi di suicidio e le pratiche di autolesionismo siano aumentati del 30% nel corso della seconda ondata. E le ospedalizzazioni conseguenti a questi casi sono passate dal 17% nel 2020 al 45% nel 2021.


«Sono esplosi i disturbi del comportamento alimentare: solo per l’anoressia un +28% di richieste d’aiuto – ha detto Zingaretti -. Sono dati molto allarmanti che ci dicono una sola cosa: dobbiamo intervenire». Il presidente della regione ha inoltre ricordato che non basta creare nuove opportunità di formazione e lavoro se le persone a cui queste politiche sono destinate versano in una condizione di malessere psicologico. Fornire a chi ne ha bisogno un aiuto concreto in questo senso «è uno degli investimenti necessari per il futuro delle nuove generazioni», ha concluso Zingaretti. Ma il Lazio non è l’unica regione ad essersi mobilitata. Anche la Campania, qualche settimana fa, si era mossa in questa direzione, istituendo la figura dello psicologo base, simile a un «medico di famiglia» dedicato interamente alla salute mentale.


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