Caso Losito, sequestro da 5 milioni di euro per il produttore Tarallo: è accusato di avere falsificato il testamento

Losito è stato trovato morto nella sua casa di Roma l’8 gennaio 2019. Il compagno Tarallo è indagato anche per istigazione al suicidio

Auto, immobili e terreni. Un patrimonio che in tutto valeva poco meno di 5 milioni di euro. È questo il valore complessivo del sequestro che la Guardia di Finanza ha disposto nei confronti di Alberto Tarallo, produttore televisivo. Tarallo è al centro di un’indagine che riguarda la scomparsa del compagno, lo sceneggiatore Teodosio Losito, morto l’8 gennaio del 2019. Secondo le accuse Tarallo avrebbe falsificato tutti i documenti legati all’eredità del compagno: avrebbe creato dei falsi per imitare la sua scrittura e nominarsi così erede universale. Le accuse specifiche sono di falsità in testamento olografo e falsità in scrittura privata. Oltre al testamento sono sotto la lente degli investigatori anche tre lettere scritte tra dicembre 2018 e gennaio 2019. Tarallo è coinvolto anche in un’altra indagine per istigazione al suicidio, sempre per la morte di Losito. L’inchiesta è seguita dal pm Carlo Villani e nei mesi scorsi tra i testimoni sono stati ascoltati Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Barbara D’Urso e Manuela Arcuri. Teodosio Losito, classe 1965, ha firmato alcune delle fiction Mediaset più note degli ultimi anni. Nel suo curriculum ci sono: L’onore e il rispetto, Il bello delle donne, Caterina e le sue figlie, Il peccato e la vergogna, Io ti assolvo e Baciamo le mani. La maggior parte dei suoi lavori erano stati creati insieme a Alberto Tarallo, nelle vesti i produttore con la società Ares Film.


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