«Quelle mascherine rosa con la divisa non le mettiamo». Scoppia la protesta tra i poliziotti sulle nuove Ffp2

«Non fanno onore alla divisa», dicono. «Chiediamo un immediato intervento», ha fatto sapere il sindacato autonomo

Anche nel corpo di Polizia arrivano le mascherine Ffp2 per fronteggiare l’ultima ondata di Coronavirus. Né nere, né bianche, ma rosa. Il colore, insolito, ha fatto infuriare le forze dell’ordine che hanno già fatto sapere che loro, quei dispositivi, non li indosseranno. «Non fanno onore alla divisa», hanno detto, accendendo la polemica. A farsi carico della rivolta ci ha pensato il Sap – il sindacato autonomo – , che ha scritto al capo della Polizia Lamberto Giannini per chiedere di ritirarle. «Chiediamo un immediato intervento volto ad assicurare che i colleghi prestino servizio con mascherine di un colore diverso (bianche, azzurre, blu o nere) e comunque coerenti con l’uniforme della Polizia di Stato evitando dispositivi di altri colori o con eventuali decorazioni da ritenere assolutamente inopportuni soprattutto se acquistati e forniti dall’Amministrazione», ha scritto il sindacato nella nota.


Sulla pagina del Sap c’è chi commenta la notizia, dicendo: «Basta averle, indipendentemente dal colore». E chi invece polemizza con la gestione delle forniture: «Perché abbiamo le mascherine Ffp2 per ogni turno di servizio? Al massimo quelle imbustate da aprire solo in caso di contatto con un positivo, ovviamente previa relazione se si intendono usare». Dall’inizio della pandemia, gli agenti di polizia, specie quelli che lavorano nei penitenziari, si sono ritrovati a lamentarsi più volte per la mancanza di dispositivi di sicurezza. L’ultima denuncia risale a due giorni fa, quando la Uilpa Polizia penitenziaria ha fatto i conti e ha giudicato «inadeguata» la prima fornitura di 6mila mascherine Ffp2 della struttura commissariale del generale Figliuolo.


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