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Chi era Domenico Biscardi: da Stamina ai vaccini e alla cura Di Bella fino al “mistero” sulla sua morte

14 Gennaio 2022 - 03:46 David Puente
Uno dei guru del teorie del complotto No vax si è spento nei giorni scorsi. Ha avuto un infarto. La storia delle "siringhe sporche del vaccino"

La mattina del 13 gennaio 2022, presso la Chiesa Santa Maria degli Angeli a San Nicola La Strada (Caserta), si è celebrato il funerale di Domenico “Mimmo” Biscardi, uno dei tanti guru delle teorie del complotto e di quelle No vax in Italia. Alcuni lo chiamavano “dottor scie chimiche”, altri lo ricordano per aver sostenuto la presunta “cura Di Bella”, mentre nel corso della pandemia è diventato quello che sosteneva l’assurdo collegamento tra il Bluetooth e i vaccinati. La conferma del suo decesso proviene non solo dalle chat dei suoi amici, a partire dal 12 gennaio, ma anche dalla stessa parrocchia contattata telefonicamente da Open e dai video della celebrazione diffusi attraverso i social.

In questi giorni sono diventati particolarmente virali alcuni suoi interventi, tutti riguardo al tema dei vaccini anti Covid-19 e in particolare quelli di Pfizer. Tralasciando l’assurdità del Bluetooth, da mesi sostiene la teoria del fantomatico grafene citata anche dalla deputata complottista Sara Cunial in un’interrogazione parlamentare, la quale faceva riferimento a una «analisi autorevole» effettuata in un «prestigioso laboratorio italiano». Lo stesso Domenico Biscardi promuoveva il documento dal quale la deputata aveva tratto ispirazione, un elaborato semplicemente tradotto da quello di altri personaggi che da mesi cercano di provare la presenza del grafene o di altre sostanze nei vaccini.

I titoli, da Stamina alla “cura Di Bella”

Quello di Biscardi e dei suoi compagni è una continua ricerca delle prove per sostenere una teoria infondata. Ogni volta annunciano una scoperta, per poi ripetere nel tempo di aver trovato «la conferma». Parliamo di un personaggio che attraverso la sua pagina Facebook si faceva chiamare «Dottore Biscardi ricercatore» definendosi medico, anatomopatologo, ultrasonologo, biomedico, farmacista, farmacologo e ricercatore galenico. Eppure, non risulta affatto iscritto nell’elenco dell’ordine dei medici, uno dei motivi per i quali la giornalista de Il Giornale Gioia Locati venne sanzionata dall’ordine dei giornalisti per un articolo sulla presunta “cura Di Bella” intervistando proprio Biscardi in qualità di “medico” (tutta la storia qui).

Domenico non parlava soltanto della presunta “cura Di Bella”, ma sosteneva anche quella di stamina di Vannoni. In un articolo de La Stampa del 2014 leggiamo un impressionante curriculum:

Domenico Biscardi, 46 anni, di Caserta. Si laurea a stento in farmacia a quasi quarant’anni ma nel suo curriculum si spaccia per medico anatomo patologo, nonché internista, con studi condotti alla seconda Università di Bologna e a New York. Titoli che affianca a quelli di ispettore di Polizia e istruttore di arti marziali. Nel 2005 viene arrestato per associazione a delinquere e riciclaggio e sempre in quegli anni sbarca a Capoverde, dove sposa l’avvenente Dilma Dos Santos. Parte vendendo acque minerali, poi mette piede nella clinica di Murdeira dell’isola di Sal, dove inizia a dispensare a piene mani la «cura Di Bella».

Domenico aveva tre profili Facebook. Nel primo (rimosso), dove condivideva i video del guru complottista Rosario Marcianò, dichiarava di essere stato anche Vice Ispettore presso la Polizia di Stato. Troviamo una laurea, quella in farmacia presso l’Università Federico II.

Un curriculum più completo lo troviamo caricato nel sito del partito No vax Movimento3v. Non è un caso che sia in entrato in contatto con personaggi come il consigliere comunale triestino Ugo Rossi e canali come 100giornidaleoni, dove raccontava di essere riuscito ad ottenere delle fiale di vaccino e di averle analizzate. Vedremo come.

Le fiale e le siringhe del vaccino Pfizer

In una diretta streaming, Biscardi raccontò di aver ricevuto da un hub vaccinale delle «siringhe sporche del vaccino» (sic). Non solo, dichiara pubblicamente di aver ottenuto delle fiale del vaccino Pfizer in maniera alquanto incerta: attraverso degli “amici” si sarebbe procurato dei campioni «prima che arrivassero nell’hub vaccinale» attraverso «alcuni depositi». A seguito del nostro articolo sull’interrogazione parlamentare di Sara Cunial e il documento italiano (che riprendeva testi e foto da uno spagnolo), Biscardi pubblicò tramite il suo account Facebook personale (il secondo di tre) le foto delle fiale e delle siringhe utilizzate, a suo dire, per le analisi.

Abbiamo un problema. Biscardi parla di siringhe usate e di fiale di dubbia provenienza, con un elevato rischio di contaminazione. Le stesse fiale e siringhe sono presenti, in bella mostra, nella seguente fotografia pubblicata da Biscardi per mostrare agli utenti il suo laboratorio.

Il “mistero” del decesso

Domenico Biscardi sarebbe morto a seguito di un infarto. Come per Giuseppe De Donno, Giulietto Chiesa e Bartolomeo Pepe, negli ambienti che seguivano le sue presunte scoperte parlano di un decesso dubbioso o che sia stato ucciso in quanto “scomodo a Big Pharma”. In un post pubblicato nel canale di Zainz, il 12 gennaio 2022, leggiamo:

Dovevamo fare una diretta altra settimana con mio Fratello Domenico Biscardi, aveva delle novità pazzesche sulle punturine, avevamo deciso di rimandare, ADESSO però sei MORTO, dovevo venite con zainzintour da te a casa tua, sono distrutto dal dolore, ci siano ammalati insieme, ne avevano parlato e non è di certo un caso, vogliono farci fuori tutti, anche con me ci siete andati molto vicini, Mimmo sarai sempre un esempio

Zainz afferma che si sarebbero ammalati entrambi, ma di cosa? In un post precedente, sostiene di essere ammalato da 12 giorni e di essere seguito da Massimo Citro e dalla dottoressa Muller:

Sto lottando come un lupo, ma non è tanto facile, piano piano le cure cominciamo a funzionare, devo ringraziare i miei due angeli custodi, massimo Citro e la fantastica e dolcissima dottoressa Muller, sempre disponibile 24/24 non mi hai mai mollato un attimo in questi 12 giorni, spero di riuscire a lasciare presto il letto e tornare in piedi, per tornare a regalarvi emozioni, Grazie x tutto l’amore che mi avete dato

Zainz non sta bene, lo si legge anche nei post precedenti, mentre non dichiara il male che lo avrebbe colpito. Secondo alcuni utenti non ci sarebbero dubbi: Covid:

Siria: «Ci siamo ammalati insieme ma non si capisce di cosa di covid non penso che proprio lui ..sua caduto in una trappola del genere.. Vorrei capire o forse nessuno lo sa»

FAB: «Di cosa se non covid? Zain é curato dal Dottor Citro e dalla dottoressa Muller, é più che chiaro che sia covid.»

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