Il Nobel Montagnier al raduno No vax di Milano: «Il vaccino favorisce altre infezioni» – Il video

Classe 1932, Montagnier ha vinto il premio Nobel nel 2008 per la scoperta del virus dell’Hiv. Da anni però le sue parole sono guardate con sospetto dalla comunità scientifica

«Signori, il professor Montagnier è arrivato». E sotto un coro entusiasta. Una accoglienza insolita per il premio Nobel ma siamo comunque in tempo di pandemia e per i No Vax radunati oggi a Milano in piazza XXV Aprile per vedere da vicino una delle loro voci più note è quasi come incontrare una rockstar. 90 anni il prossimo agosto, Luc Montagnier è uno dei più noti medici francesi, vincitore nel 2008 del premio Nobel per la medicina insieme a Françoise Barré Sinoussi. Il motivo? La scoperta del virus dall’Hiv. Nonostante il curriculum illustre, negli ultimi dieci anni la comunità scientifica ha cominciato a guardare con sospetto alle sue tesi scientifiche. Nel marzo del 2010 aveva detto che per combattere il virus dell’Hiv bastava costruire una dieta basata su integratori e antiossidanti.


Fra gli scienziati che hanno espresso dubbi sui vaccini, la sua è diventata subito la voce pià autorevole. A partire già dai primi mesi dalla pandemia, in cui spiegava che il Covid-19 era un virus nato da un laboratorio in cui si stava studiando il vaccino contro l’Hiv. La nascita in vitro del virus è una tesi molto discussa ma fino a questo momento non è mai stata provata con dati credibili. Montagnier è diventato uno dei miti dei No vax di tutto il mondo anche se le apparizioni in Italia, almeno dal vivo, non sono state frequenti. Per questo a Milano si sono radunate oltre mille persone, pronte ad ascoltare le sue parole.


Il discorso completo di Luc Montagnier

La scienza avanza sempre ed è venuto in nostro aiuto un altro virus. È la combinazione dei batteri e del virus che insieme riesce a dare la malattia. E sin dall’inizio il lavoro di alcuni ha dimostrato che un antibiotico avrebbe potuto fermare il virus. I virus non sono sensibili agli antibiotici. Era un batterio e questo batterio è stato trovato da una equipe italiana, dal dottor Carlo Brosnia. E si tratta di lavori recenti che non sono ancora stati pubblicati. Ci sono già delle immagini. Ci sono delle immagini di batteri intestinali pieni di virus. Questa è una malattia nata da batteri e virus che va combattuta anche con l’igiene.

Non è solo il vaccino a curare: è una combinazione di cure che curerà questa malattia. Questo vaccino non cammina da solo. C’è stato un enorme errore di strategia. Contrariamente a quello che era stato detto, questi vaccini non proteggono assolutamente. È quello che sta venendo fuori piano piano. Questo è riconosciuto a livello scientifico oggi. Non sono solo gli esperimenti scientifici che lo dicono ma anche gli esami sui malati. Invece di proteggere, può succedere che favorisca altre infezioni. La proteina che è stata utilizzata nei vaccini in realtà è tossica.

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