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La truffa ai danni di Fedez sventata dalla madre manager

15 Gennaio 2022 - 06:56 Redazione
fedez annamaria berrinzaghi
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Annamaria Berrinzaghi e la truffa da 100mila euro ai danni del figlio: la procura pronta a chiedere il rinvio a giudizio di un ex dipendente

Annamaria Berrinzaghi, amministratrice delegata della Doom (“Dream of ordinary madness”), ha sventato una truffa da centomila euro nei confronti della sua azienda. Una storia che non avrebbe nulla di particolare se non ci fosse di mezzo una parentela. Lei è infatti la madre di Federico Lucia in arte Fedez. E la società è quella del figlio. Che si occupa dei diritti d’immagine del cantante e dello scouting di giovani artisti. E proprio un contratto pubblicitario con il marchio Seven (estraneo alle indagini) è al centro dell’accaduto. Sul quale indaga il pubblico ministero milanese Alessandro Gobbis. La storia nasce quando un personaggio, M. G., ex dipendente proprio della Doom, fa credere a Lucia e Berrinzaghi di aver chiuso un contratto di sponsorizzazione per gli zainetti Seven. Per una cifra di 250 mila euro. Ma in realtà la Seven ne aveva offerti 350 mila. I 100 mila sarebbero dovuti finire nelle casse di un’altra società, la Be Consulting, dove M. G. doveva essere assunto.

Per il pm l’uomo aveva fatto credere a Berrinzaghi «di aver raggiunto un accordo economico con Seven relativo a una attività promozionale che avrebbe svolto l’artista per un importo di 250 mila euro anziché di 350 mila», si legge nell’atto. Ma era anche riuscito a convincere il marchio degli zaini a versare i 100 mila euro direttamente a Be Consulting «in seguito ad accordi tra la medesima e Doom, trattandosi di una operazione intercompany» (Be Consulting fa parte del gruppo Be che ha finanziato la Doom e che ne detiene la maggioranza delle quote). Ma gli accordi non c’erano. Per questo Berrinzaghi si è presentata in procura per denunciare il tentativo di truffa. Conclusosi nei giorni scorsi con l’avviso di garanzia all’ex dipendente. La procura è pronta a chiedere il rinvio a giudizio.

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