Beppe Grillo: «Ho la coscienza pulita, sono amareggiato per i tempi dell’inchiesta»

Il fondatore del M5s è indagato insieme al patron di Moby Vincenzo Onorato per traffico di influenze illecite

«Molto amareggiato e con poca voglia di parlare». Così viene descritto Beppe Grillo da chi ha avuto modo di incrociarlo o sentirlo nelle ultime ore, dopo la notizia dell’apertura dell’inchiesta della Procura di Milano che lo vede indagato insieme al patron di Moby Vincenzo Onorato per traffico di influenze illecite. A chi ha parlato con lui, il fondatore del M5s ha detto di avere la «coscienza pulita», ma al tempo stesso ha confidato di sentirsi molto «dispiaciuto e amareggiato per i tempi» dell’indagine, come alcune fonti vicine al garante hanno riportato all’Adnkronos. Stando a quanto si apprende, messaggi e chiamate di supporto e solidarietà sono arrivati non solo dai suoi 5 Stelle, ma anche da membri di governo e sottogoverno. A questa inchiesta si aggiunga anche il caso dell’aggressione ai danni del giornalista Francesco Selvi sulla spiaggia di Marina di Bibbona: è di oggi la notizia del rinvio a giudizio di Grillo con l’accusa di violenza privata e lesioni personali ai danni del giornalista. Lo scorso dicembre era stata respinta la richiesta di archiviazione della posizione di Grillo. I fatti risalgono al 7 settembre 2020 quando il giornalista fu respinto con la forza mentre tentava di intervistare Grillo, per la trasmissione di Rete4 Dritto e Rovescio, e finì col cadere all’indietro per le scale di un chiosco bar.


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