Sabino Cassese: chi lo sostiene e chi gli sbarra la strada per il Quirinale

86 anni, già ministro e giudice della Corte Costituzionale. Il suo commento: «Si è creata attorno all’elezione del capo dello Stato un’attenzione smodata. I problemi dell’Italia sono altri»

«Salvini non lo conosco, io vivo come i monaci stiliti, che scelsero di vivere su una colonna. Ecco, non vedo nessuno, manco i miei nipoti…». Sono queste le parole che il giurista Sabino Cassese ha consegnato al quotidiano la Repubblica, dopo che il suo nome è stato inserito tra i “quirinabili” da uno scoop de Il Foglio che ha dato conto di un incontro (poi più o meno smentito ma confermato con forza dalla testata e da molte altre fonti) tra lui e il leader del centrodestra Matteo Salvini. Un tweet di questi minuti di Dagospia però dà come fatto – citando fonti di palazzo Chigi – l’accordo sul suo nome. Se sia davvero così lo capiremo solo nelle prossime ore.


«A chi piace e a chi no»

Il nome del giurista ha cominciato a rafforzarsi ieri notte. Open dava conto ieri sera di una quadra trovata dal centrodestra proprio sul nome di Cassese, con voti pescati dall’area di centro, nel gruppo Misto e nel campo largo progressista. Una mossa che sembrava ascrivibile a Matteo Renzi: d’altro canto Cassese solo due mesi fa era sul palco della Leopolda e da lì non elemosinava severe critiche alla magistratura. Mentre il profilo di Pier Ferdinando Casini saliva e poi scendeva nell’arco di poche ore, Cassese è stato apertamente citato da Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni avrebbe fatto il suo nome, assieme a quello della direttrice dei servizi segreti, Elisabetta Belloni. L’ex giudice costituzionale è apertamente anti berlusconiano, quindi non piace a Forza Italia e si è più volte scontrato con il Movimento cinque stelle. Difficile per il Pd non votarlo, invece. E anche Salvini fa capire che preferirebbe altri nomi: «Io sto lavorando nell’ambito del centrodestra e rimane quella la via maestra, per quanto mi riguarda. Non un nome di partito ma di un’area culturale di centrodestra».


Io presidente? Perché no?

«Perché lo vuole escludere?», risponde il giurista diretto interessato di fronte all’ipotesi di una sua elezione al Colle nel colloquio con Rep. Certo, dice, «si è creata attorno all’elezione del capo dello Stato un’attenzione smodata. Non trova che i problemi dell’Italia siano altri? Invece tutti parlano soltanto del prossimo presidente della Repubblica». L’avvertimento è che «ci sono cose più importanti. Tra qualche decennio saremo trenta milioni, perché nessuno fa più figli. Abbiamo il tasso più basso di laureati nella Unione europea, il minor numero di nuovi iscritti quest’anno. La sanità territoriale è tutta da rifondare. La scuola pure».

Il curriculum

Cassese ha compiuto a ottobre scorso 86 anni. E’ nato ad Atripalda, in Irpinia, ed è figlio dello storico Leopoldo Cassese. L’accademico è stato ministro per la Funzione Pubblica dal 1993 al 1994 nel governo guidato da Carco Azeglio Ciampi e giudice della Corte costituzionale dal 2005 al 2014. Cassese dal 1952 al 1956 è stato allievo del Collegio Medico-Giuridico che al tempo era annesso alla Scuola Normale Superiore di Pisa e si è laureato con lode nella stessa città. Nominato professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa dopo essersi congedato dall’insegnamento, tra i primi impegni professionali ha visto l’Eni guidata da Enrico Mattei.

In copertina ANSA/GIUSEPPE LAMI | Sabino Cassese alla Fondazione Luigi Einaudi durante la cerimonia di conferimento del premio 2021, Roma, 23 giugno 2021

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