Ucraina, telefonata tra Di Maio e Stoltenberg (Nato): «Dialoghiamo con Mosca»

Il ministro degli Esteri italiano ha chiesto al segretario generale della Nato di rafforzare il coordinamento con l’Unione europea

Colloquio telefonico tra il ministro degli Affari esteri e il segretario generale della Nato. La conversazione si è incentrata sulle tensioni che corrono lungo il confine tra Ucraina e Russia. Luigi Di Maio ha ribadito a Jens Stoltenberg «la necessità per la Nato di mantenere la propria fermezza su principi e valori, pur continuando a perseguire attivamente il dialogo con Mosca, rafforzando anche il coordinamento con l’Unione europea». L’Italia, si legge nella nota divulgata dalla Farnesina, «assicura il significativo contributo nell’ambito dell’alleanza atlantica». Di Maio ha espresso anche un apprezzamento per la coesione politica dei Paesi che fanno parte della Nato. La quale, in questo momento, deve «mantenere una postura di deterrenza e difesa efficace, evitando al contempo l’adozione di misure che possano contribuire ad aggravare le tensioni», ha aggiunto. Intanto Kiev si muove in autonomia per difendersi da un’eventuale aggressione russa. L’ambasciata ucraina ha presentato richiesta ufficiale al governo tedesco per ottenere un aiuto in termini di armamenti. Lo riporta il quotidiano Sueddeutsche Zeitung. Si tratterebbe di sistemi di armi difensive sollecitate dalla sede diplomatica «a causa della situazione estremamente tesa sul fronte della sicurezza e di fronte alla minaccia di un’aggressione russa».


Sull’altro versante, Vladimir Putin si prepara a ricevere al Cremlino il presidente francese. Emmanuel Macron e l’omologo russo «prenderanno tutto il tempo che ci vorrà per esaminare», i nodi della questione, fanno sapere fonti dell’Eliseo. La macchina amministrativa di Parigi si è messa in moto «per andare a fonde delle cose – e studiare – misure di de-escalation». Nella telefonata con Macron di ieri, 3 febbraio, Putin gli avrebbe detto: «Ti aspetto, voglio un dialogo di contenuti con te, voglio andare al fondo delle cose, tu sei un interlocutore di qualità». Lunedì 7 Macron andrà al Cremlino, e il giorno seguente volerà a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La scelta di andare prima a Mosca sembrerebbe dettata dalla convinzione di Macron che «il problema bisogna risolverlo a Mosca, non a Kiev». La prossima settimana, ad ogni modo, si annuncia ricca di incontri tra agli attori interessati dalla crisi geopolitica. Sempre lunedì, a Bruxelles, il presidente della Polonia Andrzej Duda terrà una conferenza stampa insieme proprio al segretario della Nato, Stoltenberg.


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