Oscar, Sorrentino entra in nomination: «È stata la mano di Dio» candidato come miglior film straniero

La cerimonia dell’Academy Award tornerà a svolgersi in presenza la notte tra il 27 e il 28 marzo. Occhi puntati sull’Italia. Ecco l’elenco delle nomination

Alla fine Paolo Sorrentino ce l’ha fatta. Era per lui l’attesa italiana per l’annuncio di quali film (e quindi, registi, attori, sceneggiatori e tecnici) parteciperanno alla notte degli Oscar, ovviamente nella categoria Miglior film straniero con È stata la mano di Dio. Per l’Italia ci sono poi altre due prestigiose nomination. Oltre a quella per Sorrentino, c’è quella per Enrico Casarosa con il suo il film animato Luca e quella per Massimo Cantini Parrini per i costumi di Cyrano. Alle 8.15 ora locale, le 14.15 da noi è cominciata la conferenza stampa dell’Academy che annuncia le nomination per la serata tra il 27 e il 28 marzo degli Oscar 2022. La diretta è trasmessa su tutti i canali social dell’Academy, Twitter, Facebook e YouTube.


«Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria». Queste le parole di Paolo Sorrentino dopo la notizia della nomination agli Oscar come miglior film straniero. «Questo è un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l’ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre», sono le parole del regista che non ha mancato di condividere il risultato raggiunto con chi ha supportato il progetto. «Per arrivare fin qui, c’è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile – ha scandito -. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio».


Dopo il premio ricevuto nel 2014 per La Grande Bellezza, il regista napoletano a dicembre scorso aveva annunciato che anche E’ stata la mano di Dio era finito nella shortlist di quindici nomi per l’Academy Award. Oggi, Tracee Ellis Ross, vincitrice del Golden Globe, e Leslie Jordan, vincitore dell’Emmy, hanno confermato la scelta per gli Oscar 2022. Dopo due anni di pandemia, quest’anno la cerimonia tornerà a svolgersi in presenza, nel Dolby Theatre di Los Angeles, il prossimo 28 marzo. Le categorie da premiare saranno in tutto 23:

  1. Miglior Film
  2. Miglior regista
  3. Miglior attore protagonista
  4. Migliore attrice protagonista
  5. Miglior attore non protagonista
  6. Miglior attrice non protagonista
  7. Miglior sceneggiatura originale
  8. Miglior sceneggiatura non originale
  9. Miglior film d’animazione
  10. Miglior scenografia
  11. Miglior fotografia
  12. Miglior costume
  13. Miglior montaggio
  14. Miglior trucco e acconciatura
  15. Miglior sonoro
  16. Migliori effetti visivi
  17. Migliori effetti speciali
  18. Miglior canzone originale
  19. Miglior documentario
  20. Miglior film straniero
  21. Miglior cortometraggio di animazione
  22. Miglior cortometraggio documentario
  23. Miglior cortometraggio live action

Nella cinquina di pellicole nominate, insieme a È stata la mano di Dio, troviamo la produzione giapponese Drive my car, di Ryûsuke Hamaguchi, la danese Flee Di di Jonas Poher Rasmussen (che ha avuto la nomination anche tra i film d’animazione), Lunana: a yak in the lassroom: di Pawo Choyning Dorji (Bhutan) e La persona peggiore del mondo del norvegese Joachim Trier. Anche questi film, così come è stato per quello di Sorrentino, sono stati presentati e premiati a rassegne cinematografiche e festival prestigiosi. È stata la mano di Dio aveva infatti vinto il Leone d’argento, il gran premio della giuria a Venezia e il premio Mastroianni per l’esordiente protagonista Filippo Scotti. Tra gli appassionati di cinema e le riviste specializzate già si prevede quali potrebbero essere i titoli favoriti che potrebbero aggiudicarsi il maggior numero di statuette. La rivista Variety accredita soprattutto Il Potere del Cane, di Jane Campion, Don’t Look Up, di Adam McKay, Dune di Denis Villeneuve e West Side Story di Steven Spielberg.

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