Oscar 2022, Sorrentino c’è: «È stata la mano di Dio» nella shortlist per il Miglior film internazionale

Dopo il trionfo del 2014 con «La grande bellezza», il film del regista napoletano entra nella lista dei titoli stranieri che concorreranno alla vittoria della statuetta

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino è tra i quindici titoli che si contenderanno il premio Oscar nella categoria Miglior film internazionale. Il regista napoletano, dopo la vittoria della statuetta nella categoria Miglior film straniero con La grande bellezza nel 2014, torna a Hollywood e cerca il bis, con un film che lo stesso Sorrentino ha definito «il più importante e doloroso» a livello personale, dicendosi però «felice che tutto questo dolore oggi sia approdato alla gioia». Il prossimo 8 febbraio 2022 l’Academy comunicherà i cinque titoli che concorreranno alla vittoria dell’Oscar 2022 per la categoria Miglior film internazionale, così come le nomination per tutte le categorie della 94esima edizione del premio cinematografico. La cerimonia finale è prevista invece per il prossimo 27 marzo 2022 a Hollywood. Tra i grandi esclusi in questa prima “scrematura” spiccano il film vincitore della palma d’oro a Cannes, Titane, scritto e diretto da Julia Ducournau, e il film vincitore dell’Orso d’Oro all’ultima Berlinale, Sesso sfortunato o follie porno del regista e sceneggiatore romeno Radu Jude.


I 15 film nella shortlist per l’Oscar al miglior film internazionale

Ecco i titoli dei 15 film che concorreranno che concorreranno alla vittoria dell’Oscar 2022 per la categoria Miglior film internazionale agli Oscar 2022:


  • La persona peggiore del mondo diretto da Joachim Trier (Norvegia);
  • Drive My Car diretto da Ryūsuke Hamaguchi (Giappone);
  • Un eroe diretto da Asghar Farhadi (Iran);
  • È stata la mano di Dio diretto da Paolo Sorrentino (Italia);
  • Flee diretto da Jonas Poher Rasmussen (Danimarca);
  • I’m Your Man diretto da Maria Schrader (Germania);
  • Lunana: A Yak in the Classroom diretto da Pawo Choyning Dorji (Buthan);
  • Prayers for the stolen diretto da Tatiana Huezo Sánchez (Messico);
  • Plaza Catedral diretto da Abner Benaim (Panama);
  • Lamb diretto da Vladimir Jóhannsson (Islanda);
  • Hive diretto da Blerta Basholli (Kosovo);
  • Scompartimento n.6 diretto da Juho Kuosmanen (Finlandia);
  • Playground diretto da Laura Wandel (Belgio);
  • Great Freedom diretto da Sebastian Meise (Austria);
  • Il capo perfetto diretto da Fernando León de Aranoa (Spagna).

Foto in copertina:  ANSA/CIRO FUSCO

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