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Draghi e Parisi all’Istituto di fisica del Gran Sasso. Il premier: «Un miliardo dal Pnrr per l’inclusione di genere nella ricerca» – Il video

16 Febbraio 2022 - 12:50 Redazione
Durante la visita ai Laboratori Nazionali, il presidente del Consiglio ha ricordato gli investimenti in arrivo per la scienza: «Trenta miliardi previsti nel Recovery fund»

Mario Draghi e il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi sono andati in visita all’Infn, l’Istituto di Fisica del Gran Sasso. Il presidente del Consiglio, ricevuto dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, ha colto l’occasione per ricordare l’impegno previsto per la ricerca. «Deve essere al centro della crescita dell’Italia», ha detto, sottolineando che con il Pnrr verranno investiti «oltre 30 miliardi in istruzione e ricerca». «Vogliamo sostenervi e agevolare il vostro lavoro, senza ingerenze», ha detto rivolgendosi agli scienziati dei Laboratori. «Creare le condizioni economiche e culturali perché possiate progettare e crescere. Facilitare le collaborazioni internazionali, di cui questi Laboratori sono un esempio virtuoso. E promuovere la cultura del merito». Draghi ha poi voluto citare il tema dell’inclusione nella scienza: «Realizzare il pieno potenziale della ricerca vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini di questo mondo: le donne. Per troppo tempo – ha aggiunto – le posizioni di vertice nella ricerca scientifica sono state appannaggio degli uomini». Draghi ha citato i dati sulle materie Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), scelte solo da una donna su 5: «Investiremo oltre 1 miliardo per potenziarne l’insegnamento e per superare gli stereotipi di genere. L’obiettivo è arrivare al 35%».

Parisi: «Investire per compensare la fuga di cervelli»

«Sono molto contento di essere qui, in questi laboratori che il mondo ci invidia», ha detto il premio Nobel Parisi. «Con il Pnrr ci saranno grandi investimenti in ricerca e sviluppo. È importante investire nel capitale umano, visto che l’Italia ha sofferto di una emorragia di talenti verso l’estero. E senza una compensazione in entrata».

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