Caro bollette, domani una nuova cabina di regia, poi il Cdm: sul tavolo un fondo tra i 5 e i 6 miliardi

Il governo non dovrebbe ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio. Giorgetti: «Servirebbero molti più soldi»

Il governo continua a lavorare contro i rincari delle bollette energetiche, tema sul tavolo della cabina di regia tenuta a Palazzo Chigi nel tardo pomeriggio, durante la quale è andata in scena la strigliata del presidente del Consiglio Mario Draghi ai rappresentanti della maggioranza, dopo che nella notte il governo era andato sotto quattro volte in commissione sugli emendamenti al Milleproroghe. Domani mattina di buon’ora una nuova cabina di regia, sempre sul caro bollette, in modo da arrivare pronti al Consiglio dei ministri previsto in giornata. Il decreto su cui il governo sta concentrando la propria attenzione dovrebbe contenere un intervento contro i rincari che si aggira fra i 5 e i 6 miliardi di euro, fondi da mettere insieme senza ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio, per alleggerire soprattutto i costi delle imprese.


Fra gli interventi in studio ci sarebbe anche una proroga delle misure già adottate nel primo trimestre per le famiglie e le imprese, oltre a prezzi del gas calmierati per le industrie ad alto consumo di energia e una spinta alla produzione italiana di gas. Nel provvedimento che domani sarà esaminato in Consiglio dei ministri è contenuta anche l’istituzione di un fondo unico per la riconversione del settore automotive. Secondo fonti ministeriali, la cifra destinata a quest’ultimo tema non dovrebbe essere inferiore a 7-800 milioni. Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti è intervenuto a proposito delle misure che l’esecutivo sta pensando di adottare contro il caro bollette: «Per far fronte all’aumento dei prezzi servirebbero disponibilità finanziarie ben oltre quelle consentite dall’attuale bilancio – sono state le parole di Giorgetti al question time in Senato – è difficile dare una risposta compiuta e definitiva ai rincari».


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