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Aborto, in Francia via libera all’estensione da 12 a 14 settimane dell’interruzione di gravidanza. «Un segnale di emancipazione»

23 Febbraio 2022 - 21:45 Giada Giorgi
Il Parlamento francese ha votato la proposta di legge bipartisan sull'aborto presentata nell'ottobre del 2020. Tra le novità anche l'abilitazione delle ostetriche per le interruzioni chirurgiche

Il Parlamento francese ha dato il via libera alla proposta di legge che porta da 12 a 14 settimane la durata legale dell’interruzione volontaria di gravidanza. Dopo un ultimo voto da parte dell’Assemblea nazionale di Parigi, la proposta bipartisan ha finalmente concluso un tortuoso iter parlamentare cominciato a ottobre del 2020. A quel tempo la bozza proposta dalla deputata Albane Gaillot, ex esponente del partito di Macron e ora con i Verdi, cominciò un lungo percorso di valutazione che ha portato dopo mesi al via libera definitivo. «Questa legge sarà una pietra miliare per i diritti delle donne, ha esultato Gaillot su Twitter subito dopo l’approvazione. La maggioranza En Marche ha votato a sostegno della proposta di legge che ha così ottenuto 135 voti favorevoli, 47 contrari e 9 astenuti. «Puntiamo a migliorare l’effettività del diritto all’aborto con una bozza di legge che si mostra fedele alla lotta per l’emancipazione delle donne», ha dichiarato il ministro della Salute francese Olivier Véran.

Tra le novità previste anche il fatto che le ostetriche, abilitate finora soltanto a occuparsi di aborti farmacologici, potranno effettuare anche quelli chirurgici. La decisione del Parlamento francese di Parigi arriva dopo una conquista storica che ieri, 22 febbraio, la Colombia è riuscita a raggiungere sullo stesso tema dell’aborto. La Corte costituzionale del Paese a maggioranza cattolica ha stabilito di depenalizzare l’interruzione di gravidanza, stabilendo che l’aborto non costituirà più reato fino alla 24esima settimana di gravidanza. Dopodiché sarà possibile praticare l’interruzione di gravidanza solo in tre casi specifici come già previsto dalla legge: pericolo per la vita della madre, malformazione genetica del feto o in caso di stupro. In Italia l’aborto viene considerato legale fino alla 12esima settimana. Trascorso il periodo fissato, interrompere una gravidanza è concesso dalla legge solo in caso di grave pericolo per la donna.

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