L’annuncio di Putin dell’attacco all’Ucraina registrato il 21 febbraio? Nessuna prova

La mattina del 24 febbraio 2022, il Presidente russo Vladimir Putin annuncia l’attacco all’Ucraina. In molti, inclusi dei media russi, sospettano che il video sia stato registrato il 21 febbraio 2022, diversi giorni prima della sua pubblicazione. A provarlo, secondo i sostenitori della teoria, sarebbe il vestito indossato dal Presidente russo, lo stesso indossato nel video del 21 febbraio (che abbiamo trattato qui). I metadati, al contrario di quanto riscontrato in altri video, non confermano la teoria.

Per chi ha fretta

  • Si ritiene che i video interventi di Putin del 21 e del 24 febbraio siano stati registrati lo stesso giorno.
  • La teoria si basa sugli stessi vestiti indossati da Putin e dei presunti metadati.
  • I metadati, diffusi da due media russi, sono però quelli del video sbagliato: quello del 21 febbraio lungo 55 minuti, mentre quello del 24 dura circa 28.
  • I metadati del video contestato riportano la data di creazione al 24 febbraio, non il 21.
  • Le uniche differenze visibili nel video sono la diversa inquadratura di ripresa e la bandiera a sinistra, che pare essere stata mossa.
  • Non ci sono prove certe per sostenere che i video siano stati registrati lo stesso giorno.

Analisi

Riportiamo uno dei tweet pubblicati dai sostenitori della teoria, quello pubblicato da Zoya Sheftalovich:

Putin declares war on Ukraine in the early hours of Thursday, February 24 … wearing the exact same outfit, in the same room, surrounded by the same stuff, as he gave his incendiary speech on Monday, February 21. Top image: Feb 21. Bottom image: Feb 24.

Le basi della teoria del video pre-registrato non riguardano soltanto il dettaglio del vestito, ma anche dei presunti metadati. A diffonderli inizialmente sono stati dei media russi.

Il video sbagliato

Tra i primi a denunciare il presunto video pre-registrato sarebbe stata Novaya Gazeta, come riporta l’emittente radiofonica L’Eco di Mosca (Эхо Москвы), condividendo lo screenshot dei metadati. C’è un problema, perché la durata del video analizzato è di oltre 55 minuti, mentre quello relativo all’annuncio dell’attacco risulta durare circa 28 minuti.

I metadati del video non provano la teoria

Il video è scaricabile dal sito del Cremlino (qui). Ci sono volute diverse ore per riuscire ad ottenerlo, il download si interrompeva in continuazione e risultava difficile per i diversi analisti di verificare quanto annunciato dai media. L’analisi di Open Fact-checking dimostra che il video caricato sul sito del Cremlino non fornisce alcuna prova per sostenere la teoria, in quanto dai metadati leggiamo la data di creazione del file: 24 febbraio 2022 alle 3 del mattino (si presume che sia l’ora locale di Mosca).

Il caso dei vestiti non basta

C’è da dire che non è un video amatoriale come quello diffuso nei canali filorussi dei separatisti, dove sono stati condivisi dei montati con i metadati completamente in chiaro (ne parliamo qui e qui). Un’attenzione che non è paragonabile a quella del Cremlino. L’accusa dei vestiti è simile a quella del video di Denis Pushilin, leader dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (ne parliamo qui). Pushilin indossava, senza ombra di dubbio, lo stesso abito presente in altre riprese diffuse giorni dopo, ma in quel caso i metadati parlavano chiaro. Nel caso di Putin pare indossare lo stesso abito, mentre le uniche differenze riscontrate sono l’inquadratura della telecamera, posizionata in maniera diversa rispetto al video del 21 febbraio, così come risulta che la bandiera russa sulla sinistra sia stata in qualche modo mossa.

Le riprese dei due video (sopra quello del 21 febbraio, sotto quello del 24) sono diverse, così come risulta che la bandiera russa non si trovi nella stessa condizione.

Conclusioni

Il video analizzato dagli stessi media russi per sostenere la teoria è quello sbagliato. I metadati non forniscono alcuna prova a sostegno, in quanto riportano la data di creazione al 24 febbraio e non il 21 febbraio. L’unica presunta prova starebbe negli abiti indossati da Putin, ma non basta. Si potrebbe obiettare che il video sia stato realizzato comunque lo stesso giorno, cambiando apposta inquadratura e muovendo la bandiera, ma non ci sono prove per sostenerlo.

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