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«I’m Giorgia». Il format Meloni si fa strada anche tra i Repubblicani americani

27 Febbraio 2022 - 12:56 Giada Giorgi
Passo deciso e sorriso smagliante, la Meloni americana è esattamente quello che la grande convention in Florida si aspettava di vedere. Da Piazza San Giovanni a Madrid, di meme in meme, la presidente di Fratelli D'Italia è oggi la leader dei conservatori europei e prima nei sondaggi italiani

Passo deciso e sorriso smagliante, la Giorgia Meloni americana è esattamente quello che la grande convention dei Conservatori in Florida si aspettava di vedere. «Ladies and gentleman please welcome the Brother of Italy leader»: la voce in diffusione la chiama tra fari abbaglianti e grandi poltrone bianche. In una delle più tipiche atmosfere americane, la presidente di Fratelli d’Italia fa il suo ingresso mostrandosi perfettamente a suo agio. Sorride di nuovo, si avvicina al microfono, ammicca al pubblico coronando l’atto primo della sua apparizione come meglio non avrebbe potuto: «Go Giorgia!», urlano voci dalla platea. Lei sorride (ancora) ma stavolta quasi imbarazzata da tanta accoglienza: «Li ho portati da casa», si schernisce in un inglese spigliato quanto la sua battuta. E così il discorso comincia in un alternarsi di frasi più sobrie e più urlate, fino al climax in cui la sister of Italy strizza l’occhio al gergo conservatore americano. «Vogliono una destra al guinzaglio, irrilevante e addestrata come una scimmia. Ma sapete una cosa? Noi non siamo scimmie, non siamo nemmeno dei “RINOs”». Il riferimento è all’acronimo “Republicans In Name Only”, l’appellativo con cui i conservatori Usa indicano i repubblicani più vicini alla sinistra. «Non faremo parte del loro zoo», continua Meloni fissando la platea che la applaude.

Buona la prima

Sull’Ucraina attacca Joe Biden, parla di una dimostrazione di debolezza inaccettabile e va avanti condendo il tutto con un immancabile e sempre d’effetto riferimento culturale alle sue origini. «Gli antichi romani dicevano “Si vis pacem, para bellum”, se vuoi la pace, prepara la guerra. Sono qui perché oggi è il momento di essere uniti e prendere posizione». L’uscita di scena è trionfale, lei fa ciao con le mani, i presenti si alzano in piedi per applaudirla, il jingle parte e la accompagna sulla passerella fino al dietro le quinte. Buona la prima. O forse l’ennesima. Da piazza San Giovanni a Roma alla folla di Madrid, fino in Florida, Meloni sul palco risulta vincente. E non solo nella forma. Due anni fa nella manifestazione del centrodestra veniva accolta da oltre 200 mila persone in delirio dopo il suo «Io sono Giorgia». Da lì, a suon di remix e meme, la manifestazione del partito di destra Vox a Madrid l’ha nuovamente consacrata come una delle figure politiche italiane con più appeal internazionale. Da «Yo soy Giorgia» alla «sister of Italy» il passo è stato breve. L’altro grande appuntamento della destra americana ha scelto lei come interlocutrice.

«L’amica Giorgia Meloni»

Nessuno dei tre appuntamenti finora citati era l’ultimo dei raduni politici. Non sembra lontana la scena in cui Matteo Salvini presentò al microfono la leader sul grande palco di piazza San Giovanni. Come nei più intensi concerti rock, «l’amica Giorgia Meloni» arrivò sul palco prendendo al volo oggetti lanciati dalla folla. A volare non furono reggiseni ma bandiere italiane, le stesse che nello slancio comunicativo di sempre la presidente di Fratelli d’Italia si piazzò sul leggìo durante tutto il discorso. Poi arrivarono i social, i meme, i remix che, seppur non sempre a favore, hanno contribuito a una strategia comunicativa che continua a dare i suoi frutti. A distanza di due anni, palco dopo palco, Meloni è la leader dei conservatori europei, proponendo un misto di contenuto e forma che sembra funzionare anche in termini di preferenze. Fratelli d’Italia risulta attualmente il primo partito nei sondaggi, una realtà che Meloni stessa ha scelto di ricordare anche sull’importante palco americano. Il vantaggio del partito su Pd e Lega continua ad aumentare: un dato più che mai politico oltre che di fatto.

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