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L’Ucraina nell’Ue divide l’Europa, Zelensky firma la candidatura: il 1° marzo il voto dell’Europarlamento. Borrell frena – Il video

28 Febbraio 2022 - 19:40 Redazione
L'Alto rappresentante per la politica estera: «L'Ucraina ha una chiara prospettiva europea, ma ora è il momento di lottare contro un'aggressione»

Il Parlamento europeo prenderà una decisione già domani 1 marzo sul percorso di adesione dell’Ucraina all’Unione europea. In un’apparente accelerazione dell’iter formale, l’Europarlamento discuterà e voterà domani su una risoluzione che contiene la richiesta di: «adoperarsi per concedere all’Ucraina lo status di candidato all’Ue, in linea con l’articolo 49 del trattato sull’Unione europea e nel frattempo, continuare a lavorare per la sua integrazione nell’Ue». Il voto sul testo è atteso per la sera del 1 marzo. Oggi 28 febbraio, il presidente ucraino Zelensky ha firmato il documento dell’adesione dell’Ucraina all’Unione europea. La richiesta verrà presentata alle autorità di Bruxelles nelle prossime ore con il sollecito ad avviare una procedura speciale per consentire all’Ucraina di entrare nell’Ue, nel contesto dell’invasione da parte russa. Nelle ore precedenti, poco prima del Consiglio straordinario sulla Difesa, l’Alto rappresentante della politica estera Josep Borrell aveva dichiarato: «l’adesione dell’Ucraina nell’Ue nell’immediato non è in agenda». Borrell ha poi aggiunto: «Dobbiamo dare una risposta nelle prossime ore, non nei prossimi anni. L’Ucraina ha una chiara prospettiva europea ma ora è il momento di lottare contro un’aggressione».

Il documento di richiesta di ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea

Negli ultimi due giorni gli inviti accorati del presidente ucraino Zelensky ai leader Ue di accogliere nel più breve tempo possibile l’Ucraina nell’Unione sembrava essere stato ascoltato. Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel poche ore fa aveva riferito di una discussione tra gli Stati che sarebbe cominciata «a breve». Poco dopo dallo stesso Michel era arrivato un chiarimento con lo scenario di un’Unione Europea tutt’altro che compatta in merito. Ora la dichiarazione di Borrell conferma tutto: l’annessione dell’Ucraina nell’Ue non è una priorità immediata. A confermare l’orientamento espresso dai vertici Ue anche una voce interna alla maggioranza di governo in Italia. Per il leader della Lega, Matteo Salvini, questo è il momento di «evitare qualsiasi cosa che possa esasperare gli animi e i conflitti». Riferendosi alla richiesta dell’Ucraina ha continuato: «In queste ore urge tornare alla pace. Bisogna calibrare ogni proposta che ci deve far pensare se l’avvicina o l’allontana».

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