Arriva Rossgram, il plagio di Instagram con cui Mosca punta all’indipendenza social

Il lancio del social è previsto per il 28 marzo. Gli utenti potranno iscriversi da aprile, ma non è chiaro se potranno essere aperti profili anche fuori dalla Russia

Il plagio è palese. Dopo aver bloccato gli accessi ai social gestiti da Meta, la Russia ha lanciato Rossgram, l’alternativa a Instagram per gli utenti russi. La pagina di presentazione è visibile anche fuori dal Paese e qui si può leggere come questa piattaforma venga definita senza troppi giri di parole come «Instagram russo». I colori sono gli stessi dell’originale, così come le funzionalità. Anzi. Gli sviluppatori sostengono che avrà anche delle opzioni in più come la possibilità di creare contenuti a cui accedere a pagamento o quella di raccogliere soldi con il crowdfunding. Il giorno del lancio è previsto per il 28 marzo, ma sarà dedicato solo ai partner e blogger. Tutti gli altri utenti invece potranno accedere a partire da aprile. Non è chiaro se potrà creare un profilo su questo social anche chi non è russo: un’eventualità che potrebbe dare qualche problema alla gestione della censura.


I fondatori di Rossgram sono due: Alexander Zobov e Kirill Filimonov. Curiosa la presentazione di Zobov. Nella prima riga della sua bio sul sito di presentazione di Rossgram si descrive come fondatore del social di baratto Webcommuna e come compagno di studi di Pavel Durov. Durov è il fondatore di Telegram e Vkontakte, nonché 112° uomo più ricco del mondo. E non è esattamente un’imprenditore vicino al Cremlino, visto che dopo una scalata alle azioni di Vkontakte guidata dall’oligarca Alisher Usmanov lasciò la Russia per non tornarci mai più. Secondo diverse ricostruzioni la scalata di Usmanov venne promossa dal Cremlino dopo che Durov aveva rifiutato di chiudere i gruppi di Vkontakte in cui venivano organizzate le marce di protesta contro Vladimir Putin.


Sognando la Cina, la nuova Cortina di ferro digitale

Nelle ultime le settimane, la Russia ha cominciato a tagliare i rapporti con le Big Tech. Al momento Instagram e Facebook hanno un accesso limitato e altre piattaforme hanno limitato i contenuti, a partire da YouTube. Anche per TikTok, nato in Cina, le cose non funzionano come prima: alcuni contenuti sono schermati e gli utenti russi non possono più produrre nuovi video. Sempre negli ultimi giorni, Meta ha deciso di tollerare i messaggi di odio contro la Russia. In isolamento digitale che ha portato il Cremlino a pensare a soluzioni indipendenti che vedono in Rossgram solo il primo di una serie di prodotti. Il modello è chiaro: le antenne di Mosca puntano a Pechino e a quel Great Firewall che chiude la Cina esattamente come faceva la Grande Muraglia. Qui esiste tutto un ecosistema di social e servizi in larga parte inglobati da WeChat, app che va dalla messaggistica ai pagamenti digitali. È però improbabile che il Cremlino riesca a mettere in piedi una struttura simile in poche settimane. Fra i tanti problemi anche la base utenti. In Russia vivono 144 milioni di persone, in Cina 1,4 miliardi.

Foto di copertina: L’immagine di presentazione di Rossgram

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