Mariupol, sotto attacco un altro rifugio: colpito un centro sportivo. Donne incinte sotto le macerie – Il video

L’attacco sarebbe avvenuto con un raid aereo. Ancora da chiarire il numero delle vittime

Non è ancora chiaro quante vittime abbia provocato il bombardamento del teatro di Mariupol, una struttura dove avevano trovato rifugio tra le 1.000 e le 1.200 persone. Ma solo poche ore dopo l’attacco, la città ucraina da otre 400 mila abitanti che si affaccia sul mare d’Azov ha subito un altro bombardamento. Questa volta l’esercito di Mosca ha scagliato un attacco aereo sul centro sportivo Neptum, un luogo utilizzato come rifugio da donne incinte e madri con bambini piccoli. Il nuovo raid è stato denunciato da Pavlo Kyrylenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk: «Stanno cercando di distruggere fisicamente i residenti di Mariupol, che sono stati a lungo un simbolo della nostra resistenza. Oggi hanno lanciato un attacco aereo sulla piscina Neptun. Donne incinte e donne con bambini sono ora sotto le macerie». L’agenzia stampa ucraina Nexta Tv ha diffuso un video della struttura dopo il bombardamento. Sempre Kyrylenko ha anche accusato l’esercito russo di aver pronte nuove fake news per giustificare i suoi attacchi: «I russi stanno già iniziando a mentire, dicendo che il teatro colpito era il quartier generale del Battaglione Azov. Ma sono ben consapevoli che lì c’erano solo civili». Il Battaglione Azov è l’unità della Guardia nazionale ucraina nata da ambienti neonazisti e accusata di crimini di guerra che è diventata per Vladimir Putin il pretesto per scatenare un’invasione sul suolo ucraino.


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