Donazioni Ucraina, attenzione alle truffe online: ecco come evitarle

Diffidare sempre da chi chiede donazioni tramite sistemi di messaggistica istantanea e da chi avanza richieste di versamento su carte ricaricabili

La Polizia di Stato interviene per invitare tutti i cittadini a prestare massima attenzione alle truffe sulle donazioni a favore del popolo ucraino, da settimane assediato dalle forze russe guidate da Vladimir Putin. Facile cadere nelle trappole dei malintenzionati che, sfruttando l’infinita generosità degli italiani, potrebbe fare affari d’oro. «L’emergenza umanitaria – si legge in una nota della Polizia – sta generando una forte spinta di cittadini e associazioni a effettuare donazioni e a dare disponibilità di accoglienza in favore del popolo ucraino. La Polizia postale e delle comunicazioni sta effettuando un’ampia attività di monitoraggio nel web, constatando tentativi di truffa prevalentemente attraverso l’utilizzo di sistemi di messaggistica istantanea».


I consigli per evitare le truffe online

Per evitarle, sempre secondo i consigli della Polizia, bisogna aderire a quelle raccolte di fondi a scopo benefico che vengono «concordate con l’ente pubblico al quale la somma è destinata, che in genere la pubblicizza sulle sue pagine web ufficiali». Pur essendo possibile che una raccolta fondi non autorizzata «possa poi effettivamente giungere al destinatario indicato», è importante che il cittadino, prima di effettuare la donazione, «verifichi se sulla pagina web ufficiale del destinatario, vi siano le corrette coordinate bancarie, diffidando delle richieste di versamento su carte di credito ricaricabili». In altre parole, non fidarsi mai di messaggi arrivati in chat, non effettuare mai donazioni senza controllare bene a chi verranno effettivamente versati quei soldi e soprattutto diffidare sempre da chi chiede di pagare in contanti o su carte prepagate come – giusto per citare la più utilizzata – Postepay. In caso di dubbi è sempre bene contattare la Polizia postale o andare sul sito www.commissariatodips.it per chiedere maggiori informazioni.


Foto in copertina da ANSA

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