La senatrice Granato (ex M5s): «Putin? Un argine all’agenda globalista. Invece Draghi è un dittatore»

La parlamentare: «Zelensky? Avevo un impegno. E poi se uno è sotto le bombe non riesce a collegarsi»

La senatrice Bianca Laura Granato, portata in parlamento dal Movimento 5 Stelle e ora nel gruppo misto, è un’habituée delle proteste. Nel settembre 2021 ha urlato “criminali” in seduta per protestare contro il Green pass ed è stata censurata formalmente dalla presidenza. Nel gennaio scorso ha tenuto a far sapere a Palazzo Madama che «i crimini contro i No vax saranno vendicati», rimediando un’altra censura. Oggi però la sua passione non è più la virologia, e in un’intervista a La Stampa si dedica invece alla geopolitica. Spiegando in primo luogo perché non era in Aula a sentire Zelensky: «Avevo un impegno sul territorio, mica lo rimando per un intervento da remoto senza contraddittorio».


Anche perché «se uno è davvero sotto le bombe non riesce nemmeno a collegarsi». Secondo Granato, Zelensky è in torto perché «Ha fatto credere che Putin vuole espandere il suo dominio oltre l’Ucraina. È inverosimile, mai avuto questo sentore». Mentre «i capi di Stato dell’Unione europea, telecomandati dagli Stati Uniti» hanno deciso «di farci partecipare al conflitto. Draghi, ieri, invece di parlare di pace ha rincarato la dose. È stato più duro di Zelensky». Invece Putin «tutela l’integrità e la tradizione di quel mondo. E contrastare l’agenda globalista che vuole attuare il nuovo ordine mondiale deciso nelle segrete stanze per renderci schiavi».


E quando l’autore dell’intervista Antonio Bravetti dice che sembra di sentire il complottismo No vax, risponde così: «C’è un legame. Il modo in cui è stata affrontata la pandemia fa parte dell’agenda globalista. Il virus, i vaccini che non sono nemmeno molto efficaci… È questo il modus operandi dell’impero globale. Putin è un argine geopolitico». Non è un dittatore, anche se «il suo è un modo diverso di governare. Draghi è un dittatore». E questo perché «il governo Draghi ha cancellato tutti i diritti basilari. Putin non mi risulta abbia obbligato nessuno a vaccinarsi, una forma di rispetto che Draghi non ha avuto».

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