Dietro il discorso incendiario di Biden: «Ha improvvisato». Macron lo critica, Blinken: «Non puntiamo al cambio di regime» – Il video

Ieri il presidente Usa ha attaccato duramente Putin, dicendo che «è un dittatore, non può restare al potere». Macron: «Non alimentiamo l’escalation»

Tiene banco il discorso di ieri, 27 marzo, in cui Joe Biden ha attaccato duramente Vladimir Putin, dicendo che «è un dittatore, non può restare al potere». «Non abbiate paura. Un dittatore che vuole ricostruire un impero non cancellerà mai l’amore della gente per la libertà», ha aggiunto Biden. «Dobbiamo dire a questo tiranno che i suoi giorni sono contati». Secondo quanto riferito oggi dal Washington Post, il presidente statunitense è andato a braccio nel suo discorso, sorprendendo anche i funzionari della Casa Bianca. Poco dopo il discorso di Biden, la Casa Bianca ha provato a correggere il tiro: il presidente «non stava parlando di un cambio di regime in Russia», ha chiarito l’amministrazione Usa. «Penso che il presidente, la Casa Bianca, ieri sera abbiano sottolineato che, semplicemente, al presidente Putin non può essere assegnato il potere di fare una guerra o impegnarsi in un’aggressione contro l’Ucraina o chiunque altro», ha aggiunto il segretario di Stato Antony Blinken. «Non abbiamo una strategia di cambio di regime in Russia o altrove». 


Le critiche di Macron e di Borrell

Secondo Richard Haass, importante diplomatico americano già responsabile per la pianificazione della politica del Dipartimento di Stato, le parole di Biden hanno «reso una situazione difficile più difficile e una situazione pericolosa più pericolosa». Sulle parole di Biden è intervenuto anche il presidente francese Emmanuel Macron: «Ha chiamato Putin un macellaio? Non è una parola che utilizzerei, non alimentiamo escalation di parole e di azioni». Dall’Italia, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, invece, ha detto: «Il presidente Biden ha fatto un discorso chiaro, ha usato parole precise, ma dall’altra parte Putin usa le bombe. Le parole di Biden devono servire a far capire chiaramente a Putin che deve fermarsi». Anche l’alto rappresentante Ue Josep Borrell ha detto: «Come Ue non stiamo cercando un cambio di regime, spetta ai cittadini russi decidere se lo vogliono. Quello che vogliamo nel caso della Russia è impedire che l’aggressione continui e questo è il nostro obiettivo: fermare la guerra di Putin contro l’Ucraina».


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