Quando Charlotte Angie parlava su Instagram della violenza contro le donne: «Anche quella psicologica distrugge»

Figlia di un italiano e di un’olandese, ha avuto un figlio a 20 anni. Poi la carriera nell’hard, cominciata con OnlyFans. Qualche tempo fa ha pubblicato un video in cui denunciava le varie forme di violenza contro le donne

Carol Maltesi, che nel mondo del porno aveva scelto il nome di Charlotte Angie, è nata a Sesto Calende in provincia di Varese. Figlia di genitori olandesi e italiani, aveva avuto a 20 anni un figlio. Poi si era trasferita prima a Busto Arsizio e poi in provincia di Milano, doveva aveva cominciato a lavorare come commessa. Nel 2021 era impiegata in un negozio di profumi. Successivamente aveva aperto un profilo su OnlyFans pubblicando alcuni video amatoriali girati in casa. Da lì era passata ai siti per adulti come Pornhub. Si esibiva anche dal vivo. Era attesa al Luxy Club di Milano per il Luky Erotik Festival che si è svolto dall’11 al 13 marzo insieme a una serie di altre pornostar, ma non si è presentata.


Il video sulla violenza sulle donne

Qualche tempo fa Charlotte Angie ha pubblicato un video su Instagram in cui stigmatizzava la violenza sulle donne. «Non ho mai fatto video su Instagram e non sono neanche tanto brava a parlare ma è veramente un tema che mi sta molto a cuore non solo perché l’ho vissuto nel mio piccolo personalmente – spiegava -. Si parla tanto di violenza fisica contro le donne ma è altrettanto importante parlare di quella psicologica perché comunque ti distrugge emotivamente ed è altrettanto grave. E se ne parla molto poco di questo. Quello che mi è venuto in mente è che manca soprattutto il rispetto fra noi donne in primis. E anche questa è una forma di violenza psicologica. Soprattutto da quando sono entrata nel mondo delle mamme. Le altre mamme sono sempre pronte a giudicarti se prendi decisioni diverse dalle loro», decisioni «non convenzionali» come quella di fare «foto provocanti. Devi puntare il dito e far sentire quella donna meno madre o inadeguata – aggiungeva – solo perché prima di essere madre è donna. Penso che per combattere determinati pregiudizi noi donne dovremmo essere le prime a sostenerci».


Le indagini

La persona che ha confessato il suo assassinio si chiama Davide Fontana, ha 43 anni ed è un impiegato di banca che lavora nel Milanese. I due si conoscevano perché erano vicini di casa e a quanto pare si erano frequentati per un periodo. L’uomo ha detto ai carabinieri di aver scelto Bormio per abbandonare il corpo di Charlotte perché conosceva bene la zona. L’uomo ha nascosto il cadavere per un periodo nel suo freezer prima di cercare di liberarsene. Ha anche tenuto con sé il telefono cellulare di Angie e lo ha utilizzato per fingersi lei via Whatsapp. «Non ho tempo adesso per i giornalisti e per spiegare perché ho lasciato il porno», aveva risposto a un cronista che l’aveva contattata. E a chi chiedeva conto del fatto che i tatuaggi indicati dagli inquirenti sul cadavere a pezzi trovato a Borno fossero uguali a quelli dell’attrice hard, lo stesso assassino – fingendosi Charlotte Angie – rispondeva via messaggio sabato scorso: «Ah ho capito mi hanno già detto diverse persone di quella ragazza. Io sto bene fortunatamente».

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