Covid, indice di contagio in aumento. Brusaferro: «È sopra il livello di allerta in tutte le Regioni» – Il monitoraggio Iss

In crescita il tasso d’occupazione delle terapie intensive

In aumento l’indice di contagio Rt, ma in calo l’incidenza. E quattro regioni classificate a rischio alto. Questi i dati salienti del report dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’emergenza Coronavirus in Italia. I numeri certificano che è in lieve calo l’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale: 836 ogni 100.000 abitanti contro 848 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. Nel periodo 9 – 22 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,24 (range 1,14 – 1,31), in aumento rispetto alla settimana precedente (quando è stato pari a 1,12) e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore. L’indice Rt non era così alto da dicembre.


Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha commentato: «Nell’ultimo periodo la curva epidemica si è appiattita e ciò è confermato dall’incidenza nell’ultima settimana di 836 casi per 100mila abitanti, ma la trasmissibilità con l’indice Rt rimane sopra la soglia epidemica un pò in tutte le Regioni». «Rispetto alle fasce d’età, tra i più giovani è segnalato un decremento dei nuovi casi di Covid-19 mentre le fasce d’età più avanzate, over50, mostrano un lieve incremento», ha aggiunto.


I dati sui ricoveri

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,7% mentre era al 4,5% la scorsa settimane. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,2% mentre era al 13,9%. Secondo il report quattro regioni sono classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Dodici regioni sono classificate a rischio moderato, di cui una ad alta probabilità di progressione a rischio alto e le restanti regioni/ppaa sono classificate a rischio basso.

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