Il governo ucraino: «Ripreso il controllo della regione di Kiev». La Turchia propone navi per evacuare Mariupol

Il governo ucraino conferma la riconquista di una trentina di città e villaggi nella regione di Kiev, ma avverte che le truppe russe stanno preparando nuovi attacchi a Est e Mariupol. Gli Usa intanto inviano carri armati per le forze ucraine

L’attacco al deposito di Belgorod scatena le accuse reciproche tra Russia e Ucraina. Intanto oggi tornano i bombardamenti in molte città ucraine e gli Stati Uniti annunciano che daranno tank sovietici a Kiev.


20.00 – Le autorità ucraine: ripreso il controllo della regione di Kiev

Il viceministro della difesa ucraino ha annunciato che le autorità di Kiev hanno ripreso il pieno controllo dell’intera regione di Kiev. In quest’area scatterà il coprifuoco per i prossimi due giorni, indispensabile per bonificare il territorio dalle mine che l’esercito russo avrebbe lasciato tra i cadaveri per le strade. Proprio alle porte della capitale ucraina, il sindaco di Bucha ha denunciato di aver dovuto seppellire circa 300 persone nelle fosse comuni, mentre altri cadaveri di civili sono ancora riversi per le strade della città.


17.00 – Un gasdotto messo fuori uso dai russi nel Lugansk

Un gasdotto a Severodonetsk, a Lugansk, è stato messo fuori uso dai russi, lasciando migliaia di utenti dell’intera regione senza gas. Lo rende noto il capo dell’amministrazione statale locale Serhiy Haidai su Telegram. Secondo quanto riportano i media ucraini sono almeno 60 mila gli utenti senza fornitura. Per ora – proseguono – le squadre di intervento non possono raggiungere il gasdotto per le riparazioni a causa degli scontri ma “sono comunque riuscite a chiudere le valvole” di sicurezza. I centri di Studenko e Sviatohirsk nella regione di Kharkiv sono stati raggiunti dalle acque del fiume Seversky Donets, esondato in seguito all’esplosione della diga di Oskol colpita in un attacco. Lo riportano i media ucraini.

16.00 – Moldavia: «Nessuna conferma su mobilitazione russa in Transnistria»

La Moldavia non conferma la mobilitazione di truppe russe che Kiev aveva denunciato in Transnistria, la regione autonomista al confine con l’Ucraina. Il ministro degli Esteri moldavo citato da Ukrainska Pravda ha dichiarato che la situazione è sotto stretto monitoraggio: «Al momento non ci sono informazioni che confermino la mobilitazione delle truppe in Transnistria».

15.40 – Kiev: in arrivo pesanti battaglie a Est e Mariupol

Si stringe la morsa su Mariupol dell’esercito russo alla luce delle pesanti battaglie previste dal governo di Kiev a Est della città sotto assedio dai primi di marzo. Il consigliere presidenziale Oleksiy Arestovych in tv ha confermato la riconquista da parte dell’esercito ucraino di una trentina di città e villaggi nella regione di Kiev: «Ma non facciamoci illusioni, ci sono ancora pesanti battaglie per il Sud, per Mariupol, per l’Est dell’Ucraina». Nell’Est del Paese in particolare i russi stanno cercando di irrompere nel Donbass con duri combattimenti, ha spiegato il consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Vadym Denisenko, soprattutto tra Izjum e Kharkiv. Secondo l’analisi di Kiev, le truppe russe sono dirette da Izjum verso la regione di Lugansk, puntando su città come Volnovakha, Rubizhne, Lysychansk, Severodonetsk e Mariupol.

14.30 – La Turchia offre le proprie navi per l’evacuazione di Mariupol

La Turchia ha offerto il proprio aiuto per evacuare i civili e i feriti da Mariupol fornendo navi proprie. Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, citato dall’agenzia Anadolu, ha proposto di usare le navi per mettere in salvo dalla città sotto assedio russo da un mese i cittadini turchi rimasti lì: «e altri cittadini di Mariupol», d’accordo con le autorità russe e ucraine. Il ministro turco ha sottolineato la necessità di un cessate il fuoco per permettere un funzionamento sicuro dei corridoi umanitari.

12.45 – Truppe russe in Transistria

I russi avrebbero cominciato a mobilitare unità in Transistria per condurre azioni in Ucraina. Lo ha dichiarato lo Stato maggiore di Kiev, riporta Ukrainska Pravda. «È stato intensificato il lavoro per mobilitare unità di truppe russe con sede nel territorio della regione transnistriana della Repubblica di Moldova al fine di condurre provocazioni e svolgere azioni dimostrative al confine con l’Ucraina», ha detto lo Stato maggiore, sottolineando che i movimenti di truppe sono finalizzati a «dare una dimostrazione di disponibilità per un’offensiva e possibili ostilità contro l’Ucraina».

12.23 Ottantamila profughi in Italia

Dall’inizio del conflitto in Ucraino, il numero di profughi ucraini arrivati in Italia supera quota 80mila. Secondo i dati del Viminale, sono state accolte 80.622 persone, 77.373 delle quali alla frontiera e 3.249 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Rispetto alla giornata di ieri, 1 aprile, l’incremento è di 1.575 ingressi nel territorio nazionale. Nel dettaglio sono 41.614 donne, 8.111 uomini e 30.897 minori. Le città di destinazione continuano a essere Milano, Roma, Napoli e Bologna.

12.14 – Trovato morto il fotoreporter Maxim Levin

Il fotoreporter Maxim Levin (foto: Ukrinform)

Il fotoreporter ucraino Maxim Levin, scomparso il 13 marzo scorso, è stato trovato morto. Lo riporta l’Ukrainska Pravda. Levin, 40 anni, che lavorava per diverse testate internazionali tra cui Ap e Reuters, era sparito dal 13 marzo nel distretto di Vyshhorod, vicino a Kiev, dove stava riprendendo i combattimenti.

11.20 – I russi avrebbero catturato il sindaco di Tavriya

Cherson

I russi avrebbero catturato il sindaco di Tavriya, Nikolai Rizak, nella regione di Cherson. A dare la notizia il consiglio comunale di Tavriya, citato dai media ucraini. SI legge nella nota: «Il sindaco di Tavriya è stato fatto prigioniero dai russi. Da ieri sera non ci sono informazioni su dove si trovi. È stato arrestato dai militari russi». Il consiglio comunale ha poi aggiunto: «Ci auguriamo che tutto vada bene per lui e che possa continuare a svolgere le sue funzioni di sindaco il prima possibile, perché è responsabile della vita della comunità di 18.000 persone».

10.24 – Ucraina e Afghanistan

Il capo negoziatore ucraino Mikhailo Podoliak su Twitter ha smentito le voci su una guerra lunga tra Mosca e Kiev: «Non ci sarà nessuna ‘afghanizzazione’ e nessun lungo conflitto russo come qualcuno si aspetta. La Russia lascerà tutti i territori tranne il sud e l’est, cercherà di scavare lì, impostare la difesa aerea, ridurre drasticamente le perdite e dettare i termini. Senza armi pesanti non saremo in grado di cacciare la Russia».

10.05 – Il Papa a Kiev

«Sì, è sul tavolo». Papa Francesco ha risposto così ai giornalisti sul volo verso Malta che gli chiedevano se avesse preso in considerazione l’invito ad andare a Kiev rivoltogli dal governo ucraino nelle scorse settimane. A chi gli ha domandato, invece, del suo dolore al ginocchio, che lo ha costretto a utilizzare un elevatore per salire e scendere dall’aereo, Bergoglio ha risposto che il suo dolore per la guerra in Ucraina è così grande che «in certi giorni il dolore al ginocchio non lo sento proprio».

9.15 – Sette corridoi umanitari oggi

Sono 154 gli edifici residenziali, 20 le proprietà private, 27 gli asili nido e 44 ​​le scuole di Kiev danneggiate dalla guerra lanciata dalla Russia. Lo ha affermato il Consiglio comunale della capitale ucraina, che ha incaricato un gruppo di esperti di valutare il costo stimato per riparare i danni. Intanto sette corridoi umanitari, incluso un nuovo tentativo per evacuare Mariupol, sono previsti per oggi, secondo quanto ha detto la vice prima ministra Iryna Vereshchuk. Il corridoio di Mariupol prevede sia il trasporto privato sia autobus, ha detto Vereshchuk.

8.52 – Zelensky su Belgorod: «Non parlo degli ordini dati ai militari»

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha parlato dell’attacco degli elicotteri a Belgorod che ieri ha provocato l’incendio di otto depositi di carburante russi nella cittadina al confine. Ieri l’Ucraina aveva negato responsabilità riguardo l’accaduto, oggi la risposta del presidente sembra una rivendicazione dell’accaduto: «Mi dispiace, ma non parlo dei miei ordini come comandante in capo, leader di questo Stato. Ci sono cose che condivido solo con le forze armate quando parlano con me». E ancora: «Bisogna capire – ha poi aggiunto il presidente ucraino – che nel territorio da lei indicato i russi hanno piazzato i loro sistemi di artiglieria e stavano sparando missili».

8.40 – 158 bambini morti dall’inizio della guerra

Sono almeno 158 i bambini morti dall’inizio del conflitto in Ucraina, e 254 i feriti: le cifre sono state diffuse dall’ufficio del procuratore generale di Kiev attraverso i canali Telegram del governo. Dei 412 bambini colpiti, 75 si trovavano a Kiev, 71 a Donetsk, 56 a Kharkiv, 46 a Chernihiv, 31 a Mykolaiv e altrettanti a Lugansk; non ci sono dati precisi sulla situazione di Mariupol, ancora di difficile valutazione.

8.29 – Zelensky: avanti fino alla vittoria

«Una vittoria della verità significa una vittoria per l’Ucraina e gli ucraini. La domanda è quando finirà. Questa è una domanda profonda. È una domanda dolorosa. Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato». Questo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un’intervista a Fox News. Alla domanda su che cosa fosse disposto ad accettare al fine di garantire un accordo di pace, il presidente ucraino ha risposto: «Non scambiamo il nostro territorio. La questione dell’integrità territoriale e della sovranità è fuori discussione».

8.25 – «La Germania vuole espropriare Gazprom e Rosfnet»

La Germania lavora all’espropriazione dei gasdotti di Gazprom nel paese. Lo scrive Politico, che segnala anche che il ministero della Difesa tedesco sta lavorando intensamente per ridurre l’influenza di un’altra società russa, Rosfnet, che possiede una raffineria a Schwedt. Delle espropriazioni ha parlato nei giorni scorsi anche Handelsblatt.

8.00 – Intelligence Uk: il ritiro dei russi prosegue

Le forze armate ucraine progrediscono nell’area di Kiev e i russi si sarebbero ritirati dall’aeroporto di Hostomel, uno dei primi obiettivi militari conquistati all’inizio dell’invasione, lo scorso febbraio: lo riferisce nel suo ultimo aggiornamento della situazione in Ucraina l’intelligence del ministero della Difesa britannico. “Le forze ucraine continuano ad avanzare contro le forze russe in ritirata nelle vicinanze di Kiev. Lungo l’asse nord-ovest, i tentativi delle forze ucraine di avanzare da Irpin verso Bucha e Hostomel sono in corso. Le forze russe si sarebbero ritirate dall’aeroporto di Hostomel, che è stato oggetto di combattimenti dal primo giorno del conflitto. Lungo l’asse orientale, l’Ucraina ha riconquistato diversi villaggi”. Quanto all’Est dell’Ucraina, secondo Londra «le forze ucraine hanno messo al sicuro una strada chiave nel Kharkhiv orientale dopo pesanti combattimenti. Questo segue la liberazione di Trostyanets, nei pressi di Sumy, all’inizio di questa settimana».

7.20 – Croce rossa: corridoi per Mariupol

Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha rilanciato oggi nuovamente la missione per l’evacuazione dei civili rimasti intrappolati a Mariupol, nel sud dell’Ucraina, dopo che ieri è stata costretta a interromperla. Sul campo funzionerà un convoglio di 54 tra bus e veicoli ucraini per portare fuori i civili dalla città assediata. Si stima che siano 160mila le persone intrappolate in città. In un messaggio diffuso nella notte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che sono già più di tremila le persone evacuate da Mariupol. «Abbiamo anche concordato di portar fuori dalla città le persone ferite e i morti”, ha aggiunto, sottolineando che la Turchia ha svolto un ruolo di mediazione. La Croce Rossa internazionale ha spiegato che l’operazione è stata approvata sia da Kiev, sia da Mosca. Resta da chiarire la destinazione nella quale verranno trasferiti i civili evacuati.

6.50 – «Civili torturati a Sumy»

Corpi di civili torturati sono stati trovati a Trostyanets, nella regione di Sumy, nel nord ovest dell’Ucraina. Lo scrive in un tweet l’Ukraine crisis media center. La cittadina, che si trova a una ventina di chilometri dal confine con la Russia, è rimasta per circa un mese sotto l’occupazione delle forze armate russe ed è stata liberata nei giorni scorsi dagli ucraini. Secondo l’ente sono stati ritrovati due civili uccisi con colpi d’arma da fuoco. È stata aperta un’indagine per crimini di guerra.

5.50 – Bombardamenti a Poltava e Lugansk

Nuovi bombardamenti delle forze armate russe nella notte nella regioni di Poltava e di Lugansk. Nel primo caso, come riferisce il sindaco di Poltava, Alexander Mamay, sono state colpite da missili infrastrutture e zone residenziali sia a Kremenchuck sia nella stessa Poltava. Nella zona di Lugansk i bombardamenti hanno interessato cinque edifici di Lysychansk e due a Toshkivka, come ha riferito l’Amministrazione statale regionale. I soccorsi sono sul posto. In entrambi i casi al momento non si sa se ci sono vittime o feriti.

4.50 – L’approdo degli sfollati a Zaporizhzhia

Una colonna di autobus che trasportavano sfollati, tra loro alcuni degli abitanti della città portuale assediata di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina, è arrivata a Zaporizhzhia, controllata dall’esercito di Kiev. Il video dell’arrivo è stato pubblicato dal media Nexta. A bordo c’erano anche i residenti di Mariupol che erano riusciti a raggiungere la città di Berdiansk, occupata dalle forze russe, dove erano stati prelevati dal convoglio, secondo testimonianze raccolte dall’Afp. Tra loro c’è chi ha camminato per 15 chilometri per lasciare la città prima di trovare altri mezzi per un viaggio durato dodici ore.

3.30 – Sirene nelle città ucraine

Tornano a suonare le sirene per attacchi aerei in Ucraina. L’allarme è scattato intorno alle 3.40 locali (le 2.40 in Italia) in numerose località, tra cui la capitale Kiev e importanti città come Odessa, Leopoli, Dnipropetrosk. Sirene in funzione anche a Kharkiv, Sumy, Rivne, Ternopil, Zhytomyr, Mykolaiv, Cherkasy, Ivano-Frankivsk, Zaporizhia, Chernivtsi, Volyn e Vinnytsia.

3.20 – Gli Usa daranno tank sovietici all’Ucraina

Gli Stati Uniti lavoreranno con gli alleati per trasferire tank di fabbricazione sovietica allo scopo di rafforzare le difese dell’Ucraina nel Donbass. Lo scrive il New York Times, citando un ufficiale americano e sottolineando che è la prima volta che gli Usa aiutano contribuiscono a trasferire carri armati dall’inizio della guerra. L’amministrazione Biden fornirà anche missili guidati da laser e droni kamikaze.

1.50 – Bucha minata

L’Ucraina accusa i militari russi di aver minato edifici e infrastrutture civili, nonché altri spazi nella città di Bucha, nella regione di Kiev, prima di essere espulsi dalle truppe ucraine. «Quando hanno lasciato la città di Bucha, le forze di occupazione russe hanno minato edifici civili, infrastrutture e altre aree», hanno denunciato le Forze armate, sottolineando che le truppe russe si sono ritirate per intensificare gli attacchi in altre regioni, come quella di Donetsk.

00.02 – Generale ucraino fermato mentre scappava

Un generale di riserva dei servizi segreti ucraini è stato fermato mentre cercava di sconfinare in Ungheria. Ha mostrato documenti falsi che lo definivano inadatto al servizio militare. L’ufficiale, che aveva definito il suo quadro come quello di soldato semplice, è stato arrestato. La notizia giunge dopo l’annuncio del presidente Volodymyr Zelensky di aver allontanato dal servizio due generali di brigata della SBU. “Non ho tempo per trattare con i traditori”, ha detto Zelensky, elogiando gli sforzi di altro personale della SBU durante la guerra.

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