«L’esercito russo bombarda le scuole»: la protesta a Kazan nascosta tra gli scaffali del supermercato

I cartellini dei prezzi sono stati sostituiti con brevi notizie sulle azioni militari dell’esercito russo in Ucraina

Continuano le proteste di cittadini russi contro la guerra in Ucraina. E sono sempre più creativi i metodi per manifestare il proprio dissenso. I cittadini di Kazan, a ovest di Mosca, hanno trovato una nuova forma di propaganda anti-putiniana, nascosta tra gli scaffali dei negozi della città. I cartellini degli articoli, che solitamente ne riportano il prezzo e una breve descrizione, sono stati sostituiti con finte etichette che diffondono notizie sulla guerra e sulla reale situazione economica del Paese. «L’esercito russo ha bombardato una scuola a Mariupol. Dentro c’erano almeno 400 persone, che si rifugiavano dai fuochi dell’artiglieria», «Le truppe russe hanno impedito a 14 camion carichi di aiuti umanitari di entrare a Cherson. I civili hanno bisogno di cibo e acqua», «L’inflazione settimanale ha raggiunto il suo punto più alto dal 1998. E questo a causa delle nostre azioni militari in Ucraina. Fermate la guerra!», recitano i cartellini.  La polizia locale ha già dichiarato di aver fermato i presunti responsabili: sono stati accusati di «screditare le forze armate russe». Se venissero condannati e sorpresi a farlo di nuovo, rischierebbero fino a tre anni di carcere.  


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