Allarme salmonella per i prodotti Ferrero in Belgio, il caso dopo il Regno Unito: ritirati prodotti anche in Italia

Secondo l’Afsca, c’è un collegamento tra lo stabilimento di Arlon e il centinaio di intossicazioni segnalate in Europa nelle ultime settimane. Ferrero: «Siamo rammaricati, piena collaborazione con le autorità»

L’Agenzia federale belga per la sicurezza della catena alimentare (Afsca) ha annunciato il ritiro dal mercato di tutti i prodotti Kinder fabbricati nell’impianto di Arlon, in Belgio, sospendendo momentaneamente l’autorizzazione alla produzione, in relazione a un centinaio di casi di salmonellosi segnalati nelle ultime settimane in diversi paesi europei. Secondo l’agenzia, a fine marzo «è stato confermato un collegamento tra il centinaio di intossicazioni e lo stabilimento di produzione Ferrero di Arlon». L’Afsca ha quindi chiesto alle aziende di distribuzione di ritirare tutti i prodotti dagli scaffali, indipendentemente da lotti o date di scadenza. Ha fatto poi sapere che seguirà da vicino le tappe intraprese da Ferrero e autorizzerà la riapertura dello stabilimento dopo aver verificato che soddisfi tutte le norme e i requisiti di sicurezza alimentare. «Ferrero è profondamente rammaricata per quanto accaduto – si legge in una nota del gruppo dolciario – Questo evento tocca il cuore dei principi nei quali crediamo e metteremo in essere ogni azione necessaria al fine di preservare la piena fiducia dei nostri consumatori». «Riconosciamo che ci siano state inefficienze interne che hanno creato ritardi nei richiami e nella condivisione delle informazioni. Questo ha impattato sulla rapidità e efficacia delle indagini», si legge ancora nel comunicato stampa.


Già nel primo pomeriggio di oggi 8 aprile, il gruppo Ferrero aveva annunciato, di propria iniziativa, lo stop precauzionale della produzione nello stabilimento belga e il ritiro in Serbia e in Montenegro di alcuni articoli, i «Kinder Happy Moments» e i «Kinder Schokobons», di cui alcuni lotti erano stati ritirati un paio di giorni fa in altri paesi europei, tra cui l’Italia, per «rischio microbiologico». L’azienda aveva sottolineato la sua grande cura e attenzione alla sicurezza alimentare, e l’interesse a collaborare con le istituzioni competenti locali: «Anche se, dopo aver testato i prodotti Kinder immessi sul mercato, nessuno di loro è risultato positivo alla salmonella né abbiamo ricevuto alcun reclamo da parte dei consumatori, prendiamo questa situazione molto seriamente poiché la cura e la sicurezza dei consumatori è sempre stata la nostra priorità», aveva detto Ferrero in un comunicato.  


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