Strage di Bucha, ecco perché lo stesso corpo in due foto diverse è stato “spostato”

I dubbi riguardo a due scatti fotografici hanno acceso negli utenti la lampadina della messinscena, ma non è andata così

Il 7 aprile 2022, Toni Capuozzo pubblica un post Facebook contenente due fotografie che ritraggono le vittime della strage di Bucha. Il giornalista scrive: «Va bene, faccio delle domande e nessuno risponde. Stiamo alle immagini, allora. Pubblico le fotografie di una vittima di Bucha -la stessa persona, è nel post precedente – e niente, è stata spostata a nostra insaputa, a beneficio di cosa?». In effetti, nelle due foto è possibile individuare la stessa vittima, soprattutto per come è vestita, ma sembra che si trovi in un due luoghi diversi. Il post, che ha ottenuto oltre 3900 condivisioni, è stato rilanciato dagli utenti per sostenere che sia successo realmente qualcosa di strano. In realtà, quel corpo non è stato spostato.

Per chi ha fretta

  • Due fotografie ritraggono le stesse vittime, ma sembrano scattate in luoghi diversi.
  • Non si riscontrano utilizzi impropri delle due immagini al di fuori del contesto di Bucha.
  • Altre foto, pubblicate dal canale Telegram Bucha Live, dimostrano che le due immagini sono state riprese nello steso posto. Solo i corpi sono stati mossi.
  • Il motivo per il quale hanno mosso i corpi era per la loro identificazione.

Analisi

Riportiamo per intero il post di Capuozzo:

Va bene, faccio delle domande e nessuno risponde. Stiamo alle immagini, allora. Pubblico le fotografie di una vittima di Bucha -la stessa persona, è nel post precedente – e niente, è stata spostata a nostra insaputa, a beneficio di cosa ? Dagospia poco fa scrive un articolo serio e leale sui miei dubbi e lo correda con fotografie della strage di Bucha. Ma solo io mi accorgo che in almeno due fotografie le vittime hanno il bracciale bianco dei filorussi ? Cos’è stato, il suicidio di una setta ? Attendo risposte dai maestri che distribuiscono sdegno, pur di farci accettare tutto, economia di guerra e guerra stessa.

Dubbi e domande che, nelle condivisioni degli utenti, si trasformano in certezze, come quelle riportate da una utente: «I morti di una guerra vanno sempre rispettati ma qualche dubbio l’ho sempre avuto e voi? Si spostano cadaveri a seconda di dove servano».

C’è chi ha preferito condividere le foto, anziché il post, con il seguente testo (presente anche qui):

Cadaveri che si spostano per nuove e più tragiche fotografie segnanti sono un problema solo per noi stipendiati da Putin. Certo, a noi filorussi danno anche il bracciale bianco ed è solo una coincidenze che il medesimo bracciale si nota essere indossato anche da almeno 2 dei cadaveri. Ormai non è più nemmeno divertente essere complottisti.

Le due immagini sono state oscurate da Facebook per un semplice motivo, apertamente dichiarato e comprensibile: «questa foto potrebbe mostrare immagini forti o violente» riporta nel suo avviso il social network.

Le due foto del dubbio

Ecco le due foto condivise (separatamente l’una dall’altra) nel post di Capuozzo:

Sembrerebbero due posti diversi con gli stessi cadaveri, ma c’è un dettaglio che smentisce in prima battuta questa teoria. Nel primo scatto, in basso a sinistra, c’è una piccola pozzanghera che si nota nel secondo scatto. Potrebbe essere l’ennesima coincidenza, ma è solo uno degli elementi che ci permetteranno di spiegare perché i corpi si trovano nello stesso posto.

Il seminterrato dell’ospedale di Bucha

A fornire la risposta ai dubbi è il canale Telegram Bucha Live in un post del 6 aprile, dove vengono condivise alcune foto relative al ritrovamento di cinque corpi nel seminterrato dell’ospedale di Bucha.

Come possiamo notare, la foto condivisa (e da noi evidenziata nello screenshot) dimostra che i due scatti condivisi da Capuozzo sono stati fatti nello stesso posto.

Perché sono stati mossi?

Nella foto condivisa da Bucha Live possiamo notare un cartellino numerato posto su ognuno dei corpi presenti, dall’uno al cinque.

In un altro post del 6 aprile del canale Telegram, troviamo altre immagini che spiegano perché questi corpi sono stati posti in quella maniera e numerati: per scattare le foto e procedere con l’identificazione della loro identità. Ecco l’elenco pubblicato dal canale Telegram:

  • Mateshko Serhiy Viktorovych, nato nel 1981, originario di Gostomel (il numero 1).
  • Shulmeister Dmytro Valeriiovych, nato nel 1968, originario di Kiev (il numero 2).
  • Boychenko Volodymyr Leonidovych, nato nel 1987, originario del villaggio di Bucha (il numero 3).
  • Prudko Victor Eduardovich, nato nel 1997, originario di Gostomel (il numero 4).
  • Prudko Valeriy Petrovich, nato nel 1974, originario di Gostomel (il numero 5).

Dopo lo scatto delle foto, i corpi sono stati portati all’esterno e posti dentro i noti sacchi neri.

Il “bracciale bianco”

Alcuni dei corpi, non solo quelli del seminterrato, mostrano dei bracciali bianchi usati anche dai russi. Abbiamo chiesto un aiuto a Ilario Piagnerelli che si trova a Bucha come inviato per RaiNews. Ilario ha intervistato diversi sopravvissuti e non è stato difficile ottenere una spiegazione da parte loro: «Glielo imponevano i russi per girare nelle ore fuori dal coprifuoco e appunto identificarsi come civili».

Conclusioni

I due scatti condivisi da Capuozzo non sono stati fatti in due posti diversi, entrambi riguardano i 5 corpi trovati all’interno del seminterrato dell’ospedale di Bucha. Risultano tutti spostati dalla loro originaria posizione per l’identificazione.

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