Kiev: «Il comandante dell’incrociatore Moskva è morto a bordo della nave»

A dare la notizia è stato il consigliere del ministro degli Affari interni ucraino, Anton Gerashchenko

Sarebbe morto a bordo della sua nave il comandante dell’incrociatore missilistico russo Moskva Anton Kuprin. A riferirlo è il consigliere del ministro degli Affari interni ucraino Anton Gerashchenko, citato dal canale Nexta. Il comandante Kuprin, che nel primo giorno di guerra diede l’ordine di bombardare l’isola dei Serpenti, avrebbe perso la vita durante l’esplosione e l’incendio scoppiati a bordo della nave, affondata ieri 14 aprile a largo del porto di Odessa.


Ci sono ancora molti dubbi sulle dinamiche che hanno portato l’incrociatore missilistico russo ad affondare. La versione della Russia è quella di una «perdita di stabilità mentre veniva rimorchiato durante una tempesta» e di un incendio che avrebbe causato l’esplosione delle munizioni a bordo. Kiev rivendica invece di aver colpito la nave con due missili “Sea Neptune” forniti dall’Occidente e di aver utilizzato un drone Tb2 di fabbricazione turca come elemento di distrazione, aggirando così la contraerea del Moskva. Un’assunzione di responsabilità non confermata dal Pentagono.


Oleg Zhdanov, ex alto ufficiale prima dell’esercito sovietico e poi di quello ucraino, in un’intervista rilasciata ieri 14 aprile al Corriere della Sera sostiene la tesi del bombardamento: «Sappiamo che i due missili sono stati sparati da una base vicino a Odessa, hanno fatto esplodere la Santa Barbara e la nave è sbandata. Il mare era agitato al momento, c’erano unità turche che incrociavano non troppo lontano e pare abbiano salvato una cinquantina di marinai, gli altri potrebbero essere morti». Circostanza smentita dal Cremlino, secondo il quale i 510 membri dell’equipaggio erano stati evacuati prima dell’esplosione. L’ufficiale sostiene anche che il sistema antimissili dell’incrociatore fosse obsoleto e per questo non sia scattato: «Il Moskva è stato varato nel 1982, venne poi modificato e aggiornato nel 2001, ma rimane un modello obsoleto. Le sue difese non sono state in grado di intercettare i Neptune, armi modernissime che volano sul pelo dell’acqua».

Per quanto la Moskva fosse uno dei pezzi più importanti dell’equipaggiamento militare russo, è improbabile che il suo affondamento cambi le sorti della guerra. Anzi, ora si teme una rappresaglia da parte di Mosca, che potrebbe lanciare un attacco missilistico contro alcuni obiettivi nei pressi di Odessa.

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