Elezioni in Francia, il dibattito. Macron attacca Le Pen: «Dipendi dal potere russo e da Putin»

La replica di Le Pen: «Se sono stata costretta ad andare a fare un prestito all’estero è perché nessuna banca francese ha accettato di concedermelo. Sono una donna libera»

Emmanuel Macron ha giocato subito una delle sue carte più pesanti. La sera di mercoledì 20 aprile è cominciato in diretta tv e streaming Le Débat, il confronto televisivo tra i candidati alla carica di Presidente della Repubblica francese. Come deciso nei giorni scorsi, a iniziare è stata Marine Le Pen che ha incalzato il presidente uscente sulla perdita del potere d’acquisto. Un’apertura attesa dalla stampa francese, visto che la candidata del Rassemblement National ha battuto molto su questo punto nella campagna elettorale. Macron ha risposto con un attacco su un altro fronte, anche questo atteso. Ha accusato Le Pen di essere troppo vicina a Vladimir Putin: «I tuoi interessi sono legati agli interessi del potere russo. Dipendi dal potere russo e dal signor Putin». Il riferimento è a un prestito da 9 milioni di euro chiesto da Le Pen a un creditore russo vicino a Putin. Immediata la risposta di Le Pen: «Se sono stata costretta ad andare a fare un prestito all’estero è perché nessuna banca francese ha accettato di concedermelo. Sono una donna assolutamente libera».


Durante la campagna elettorale c’è stato anche un altro caso legato ai rapporti tra Le Pen e la Russia: a inizio marzo la candidata ha distrutto migliaia di volantini con una foto che la ritraeva insieme a Putin. Secondo il quotidiano Liberation, la foto era stata scattata nel 2017. Macron ha anche accusato la rivale di aver riconosciuto subito l’annessione della Crimea: «Lei è stata tra le prime parlamentari a riconoscere il risultato dell’annessione della Crimea dalla Russia. Così è stato, e lo dico con molta gravità, perché lei è dipendente dal potere russo e dal signor Putin qualche mese dopo aver contrattato un prestito nel 2015 presso una banca russa vicina al potere, poi avete rinegoziato questo prestito con altri attori coinvolti nella guerra in Siria». Secondo un sondaggio dell’istituto Elabe, Macron avrebbe dominato la serata: per il 59 per cento degli spettatori intervistati è lui il vincitore del Débat.


Lo scontro sul velo islamico

Marine Le Pen ha ribadito che se diventerà Presidentessa vieterà alle donne di indossare il velo islamico: «Penso sia un’uniforme imposta dagli islamisti». Macron ha spiegato che le conseguenze di una scelta del genere potrebbero essere durissime: «Il divieto di indossare il velo islamico porterebbe a una guerra civile. Con me non ci sarà divieto del velo, della kippa o dei segni religiosi».

Come è stato organizzato Le Débat

I collaboratori di Macron e Le Pen hanno studiato ogni dettaglio, a partire dalla temperatura in studio (19 gradi). Macron si è seduto a sinistra, Le Pen a destra, come da sorteggio. Il dibattito è stato condotto da due giornalisti: Gilles Bouleau della rete privata Tf1 e Léa Salamé della tv pubblica France 2. La regia ha avuto delle indicazioni anche sull’uso delle telecamere: come da accordi non hanno potuto indugiare troppo sui candidati quando non stavano parlando. Macron è partito in vantaggio: secondo l’ultimo sondaggio Ifop ha il 55 per cento delle preferenze.

La disfatta del 2017

Non è la prima volta che Macron e Le Pen si sfidano per diventare presidenti. È successo anche nel 2017, durante l’ultimo turno delle presidenziali. Allora Le Pen aveva chiesto di rimandare il dibattito perché era stata colpita da una forte emicrania. La sera del confronto era arrivata stremata e aveva clamorosamente perso terreno con una serie di errori, a partire dai dati sull’economia. Le Pen ha definito quel confronto come il «più grande fallimento» di tutta la sua carriera politica. Per arrivare preparata al nuovo appuntamento non ha preso nessun impegno nei due giorni prima dell’incontro.

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