Corridoi per l’export e fondi europei: come funziona il piano dell’Ue per salvare il flusso di cereali dall’Ucraina

La Commissione europea sta mettendo a punto i dettagli: «Estendere all’Ucraina la rete transeuropea»

La Commissione europea pensa a un piano d’emergenza per agevolare le esportazioni di grano da Kiev verso l’Ue e il resto del mondo. Un progetto che punta ad arginare i danni che lo scontro tra Russia e Ucraina continua a provocare anche in termini economici. Le bombe di Mosca sui silos di grano e il tentativo di espropriare i prodotti agricoli dell’Ucraina mettono a dura prova uno dei primi Paesi esportatori di grano verso l’Europa. Senza contare il divieto imposto da Putin per due mesi all’export di nitrato di ammonio, fertilizzante utilizzato proprio per la coltivazione del grano. A questo proposito tra i punti principali del piano messo a punto dall’Ue ci sarà la mobilitazione degli operatori della logistica, una misura che la Commissione prevede di attuare «nell’immediato». In un tempo più lungo poi si aggiungerà anche «l’accesso ai fondi europei per i progetti sui trasporti da e per l’Ucraina». Il piano si pone dunque come obiettivo fondamentale quello di stabilire corridoi facilitati per agevolare l’export di grano dall’Ucraina. A questo proposito l’esortazione di Bruxelles nei confronti delle autorità nazionali è stata quella di «applicare massima flessibilità alle dogane» e di «garantire personale adeguato per accelerare le procedure ai valichi di frontiera».


«Venti milioni di tonnellate di cereali in meno di tre mesi»

«Venti milioni di tonnellate di cereali devono lasciare l’Ucraina in meno di tre mesi, è una sfida gigantesca», ha detto la Commissaria Ue ai trasporti Adina Valean, «quindi è essenziale coordinare e ottimizzare le catene logistiche, mettere in atto nuove rotte ed evitare, per quanto possibile, i colli di bottiglia». La commissaria ha parlato di «corridoi di solidarietà urgenti» e del tentativo di «aumentare l’offerta di trasporto, la capacità di stoccaggio», al fine di «farla incontrare con la domanda». Una soluzione che Valean definisce complessa, «sarà il mercato a guidarla».


La richiesta ai privati: «Urgenti vagoni e autocarri»

Nel piano d’emergenza Ue per il grano anche una richiesta diretta ai privati di mettere urgentemente a disposizione «vagoni merci, veicoli, navi, autocarri aggiuntivi e caricatori mobili di grano da rimpiazzare in punti di contatto alla frontiera ucraina, individuati dagli Stati membri». La raccomandazione è anche quella di dare priorità alle spedizioni di derrate agricole anche attraverso slot ferroviari dedicati».

«Estendere all’Ucraina la rete transeuropea»

Sui trasporti il piano Ue prevede di prendere in considerazione «tutti quei progetti che migliorano le infrastrutture di trasporto verso l’Ucraina». I sistemi messi a punto verranno coinvolti nel Connecting Europe Facility, il fondo dell’Unione Europea istituito nel 2014 per investimenti in progetti di trasporto, energia, digitale e telecomunicazioni che mira a una maggiore connettività tra gli Stati membri dell’UE. La Commissione europea si prepara anche ad aggiornare le mappe per la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), con l’impegno a estenderla verso l’Ucraina.

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