Lavrov: «La Russia non vuole una guerra in Europa, ma stop al dominio Usa nel mondo. Crisi alimentare? È Kiev a bloccare il grano nei porti»

Il ministro degli esteri russo ha anche accusato il segretario generale dell’Onu di aver «perso un’occasione» sul raggiungimento della pace in Ucraina non facendo rispettare gli accordi di Minsk

«Abbiamo abbastanza acquirenti per i nostri idrocarburi, lavoreremo con loro e lasceremo che l’Occidente paghi molto di più di quanto ha pagato la Federazione Russa e spiegheremo alla sua popolazione perché sarà più povera», ha annunciato il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, in una conferenza stampa dopo l’incontro con il ministro degli Esteri dell’Oman, Sayyid Badr al-Busaidi. Ha spiegato che il suo paese non desidera alcuna guerra in Europa e ha aggiunto: «Vorrei attirare la vostra attenzione sul fatto che è l’Occidente che continua a parlare con insistenza di infliggere una sconfitta alla Russia. Sta a voi trarre le conclusioni». A riferirlo è l’agenzia di stampa russa Tass. Lavrov questa mattina ha incontrato il sultano dell’Oman, Haitham bin Tariq Al Said, e la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.


«L’Ucraina rifiuta la cooperazione su grano e cereali»

Secondo quanto dichiarato dal ministro russo l’Ucraina avrebbe piazzato delle mine nei porti in cui ci sono le navi con il grano in modo tale da impedirgli di partire. Lavrov ha aggiunto che il paese di Zelensky «rifiuta la cooperazione che faciliterebbe la partenza delle navi cariche di grano e cereali attualmente bloccate nei porti».


«L’Onu ha perso l’occasione di una soluzione»

Il ministro Lavrov ha poi mosso diverse critiche alle Nazioni Unite e si è detto «rammaricato» perché, a suo avviso, avrebbero potuto fare molto più rispetto al solo aiuto umanitario. Si è poi rivolto al Segretario delle Nazioni Unite, compreso quello generale Antonio Guterres che in queste settimane ha svolto diversi incontri diplomatici con la Russia, dicendo che «ha perso l’occasione di raggiungere una soluzione politica della crisi ucraina ignorando il mancato rispetto degli accordi di Minsk da parte di Kiev». A riferirlo è la testata ucraina Interfax.

«Stop all’ordine unipolare dominato dagli Usa e i suoi alleati»

Durante la conferenza con i giornalisti, il ministro ha auspicato che la fine della loro operazione militare e il raggiungimento dei loro obiettivi «contribuiscano a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale e di ignorare e violare i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati». Infine, ha criticato «l’ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati» spinto, a suo avviso, dall’Occidente.

[Foto di copertina  Russian Foreign Ministry/TASS]

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