Covid, Rt e incidenza in calo. Scendono anche i ricoveri – Il monitoraggio Iss

Il report settimanale sui dati Covid diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità registra una tendenza in calo su tutti i fronti. Tre le regioni classificate a rischio moderato

Il report settimanale sui dati Covid diffuso dall’Istituto Superiore di sanità oggi, 13 maggio, registra una tendenza in calo su quasi tutti i fronti. Nel periodo dal 6 al 12 maggio il tasso di incidenza ha subìto una diminuzione: da 559 ogni 100 mila abitanti di 7 giorni fa si è passati a 458 positivi ogni 100 mila abitanti. Il valore più elevato si registra in Abruzzo con 766,9 casi per 100 mila abitanti; Molise con 621,8 e Umbria con 602,8. Anche per l’indice Rt gli esperti segnalano una curva in discesa: nel periodo 20 aprile- 3 maggio, il valore calcolato sui positivi sintomatici è stato pari a 0,96, un dato stabile rispetto alla settimana precedente. «La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (13% vs 12% la scorsa settimana). Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane sostanzialmente stabile (43% vs 42%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (44% vs 46%)», spiega il report.


Calano i tassi di ricovero

Secondo la rilevazione giornaliera operata nella giornata del 12 maggio dal Ministero della Salute, il tasso di ricovero in terapia intensiva è sceso dal 3,7% della settimana precedente (con rivelazione effettuata il 5 maggio) all’attuale 3,4%. Anche per le aree mediche il quadro non cambia: la curva scende dal 14,5% al 12,6%. Scendono così a 10 le Regioni che superano la soglia di allerta del 15% di occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid, rispetto alle 12 della scorsa settimana. Il valore più alto si registra in Umbria. A seguire: Abruzzo (20,6%); Basilicata (23,2%); Calabria (21,3%); Campania (15,7%), Molise (15,3%); Puglia (17,2%); Sardegna (15,7%); Sicilia (18,6%); Umbria (31,6%); Valle d’Aosta (16,6%). Per quanto riguarda i reparti di rianimazione nessuna regione supera la soglia di allerta del 10%.


Tre regioni a rischio moderato

Gli esperti segnalano che nessuna regione o provincia autonoma è al momento classificata a rischio alto di contagio. «Tre Regioni sono classificate a rischio moderato, di cui due per molteplici allerte di resilienza», spiegano, «le restanti Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso». Nell’analisi si è evidenziato inoltre che tredici Regioni/PPAA riportano «almeno una singola allerta di resilienza». Due regioni invece si classificano nella tabella del rischio «con molteplici allerte di resilienza».

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