Covid, incidenza in calo ma cresce l’indice Rt: nessuna regione a rischio alto – Il monitoraggio Iss

Scende il tasso d’occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive

Incidenza in calo e indice di contagio Rt in crescita. In discesa l’occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive e nessuna regione a rischio alto. Questi i dati salienti del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sulla pandemia di Coronavirus in Italia. I numeri dicono che scende l’incidenza settimanale a livello nazionale: 559 ogni 100.000 abitanti rispetto a 699 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. Mentre nel periodo 13 – 26 aprile 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96 (range 0,85- 1,07), sostanzialmente stabile, secondo quanto riferisce l’Iss, rispetto alla settimana precedente quando era 0,93.


Il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati Covid scende invece al 3,7% rispetto al 3,8% rilevato nel monitoraggio di una settimana fa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 14,5% contro il 15,6% del 28 aprile. Per quanto riguarda i territori, nessuna regione è classificata a rischio alto. Tre regioni sono invece classificate a rischio moderato; le restanti sono classificate a rischio basso secondo il Dm del 30 aprile 2020. Nove regioni riportano almeno una singola allerta di resilienza. Una regione riporta molteplici allerte di resilienza.


Infine, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (12%, come la scorsa settimana). Anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi rimane sostanzialmente stabile (42% contro 40%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% vs 47%).

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