«Giornalisti a libro paga di Putin», il Copasir avvia un’indagine

Il Comitato incontrerà anche le autorità europee che hanno segnalato i rischi di infiltrazione

Dopo aver ascoltato l’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes, e il presidente dell’Agcom, Giacomo Lasorella, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti (Copasir) ha deciso di avviare una vera e propria indagine che includerà anche una missione a Bruxelles. L’ha spiegato in un comunicato il presidente Adolfo Urso: «Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica nella seduta odierna ha deliberato di attivare una indagine conoscitiva sulle forme di disinformazione e di ingerenza straniere, anche con riferimento alle minacce ibride e di natura cibernetica». «Nell’ambito dell’indagine conoscitiva – si legge – il Comitato procederà con ulteriori audizioni tra le quali sono già in programma quella del Direttore Generale del Dis, ambasciatrice Elisabetta Belloni, del Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Roberto Baldoni, del Direttore e del Sottosegretario di Stato con delega per l’informazione e l’editoria, Giuseppe Moles, del Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Ivano Gabrielli». Il Comitato, come già emerso nei giorni scorsi, starebbe raccogliendo elementi sulla segnalazione – giunta dalla nostra intelligence – che nei confronti dell’Italia sarebbe in corso una vera e propria opera di inflitrazione, anche attraverso giornalisti o autori a libro paga. L’obiettivo della missione a Bruxelles sarebbe invece quello di incontrare organismi e gruppi di lavoro che lavorano sulle stesse tematiche. E che in una recente relazione hanno bacchettato proprio l’Italia.


Foto in evidenza Sam McGhee su Unsplash


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