Azovstal verso la resa, l’ordine di Kiev ai combattenti nell’acciaieria: «Deponete le armi» – Il video

In mattinata, Mosca ha fatto sapere che quasi 2 mila soldati ucraini si sono arresi

Kiev ha ordinato ai difensori di Azovstal di smettere di combattere. L’annuncio è arrivato in un videomessaggio del comandante del reggimento Azov, Denys Prokopenko, ancora asserragliato nella struttura, assediata dalle forze militari russe. «Il comando militare superiore ha dato l’ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città», ha detto. In mattinata, erano proseguite le operazioni di evacuazione dall’acciaieria di Mariupol.


Secondo quanto riferito da Sky News, che ha citato il reggimento Azov, combattenti e civili «gravemente feriti» avevano lasciato la struttura. Prima dell’annuncio di Prokopenko, l’assistente del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhaylo Podolyak, aveva detto che erano in corso colloqui «molto difficili e molto fragili» per l’evacuazione. Stando al ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, sono saliti a 1.908 i «nazionalisti ucraini» che si sono arresi. In precedenza, il Regno Unito aveva parlato di circa 1.700 combattenti che avevano deposto le armi ed erano stati portati in territori controllati da Mosca. «Il blocco dell’acciaieria Azovstal continua. I civili tenuti là dai nazionalisti ucraini sono stati evacuati dallo stabilimento. 177 persone sono state salvate, di cui 85 donne e 47 bambini. A tutti è stata fornita assistenza medica e psicologica qualificata», è stata la dichiarazione di Shoigu citato dall’agenzia Tass.

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