In Evidenza ENISiriaUSA
DIRITTIAbortoCaliforniaLiber* Tutt*Nancy PelosiSan FranciscoUSA

Usa, l’arcivescovo di San Francisco contro Nancy Pelosi: «È pro aborto, non può ricevere la comunione»

21 Maggio 2022 - 07:55 Redazione
L'attacco arriva dopo che la Speaker della Camera si è battuta per difendere la sentenza che garantisce il diritto all'aborto negli Stati Uniti

«O rinnega pubblicamente le sue convinzioni oppure non si può definire cattolica e non può più ricevere la comunione». Queste le parole dell’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, alla Speaker della Camera, Nancy Pelosi, che dunque non potrà ricevere il sacramento della comunione per le sue posizioni a favore dell’aborto. Il messaggio dell’arcivescovo, che lo ha ribadito in una lettera, è chiarissimo. Persino il presidente americano Joe Biden, cattolico, ha rischiato di essere bandito dal sacramento dai vescovi americani più conservatori sempre per le posizioni pro-aborto. A ottobre, però, ha ricevuto l’ok di Papa Francesco, durante un incontro in Vaticano. Nella lettera, Cordileone spiega di aver chiesto a Pelosi di «rinnegare pubblicamente la sua convinzione sul diritto all’aborto oppure di astenersi dal riferirsi alla sua fede cattolica in pubblico e di ricevere la comunione».

«Dato che non hai ripudiato pubblicamente la tua posizione sull’aborto e continui a fare riferimento alla tua fede cattolica e ricevere il rito della comunione è arrivato il momento: con la presente ti avviso che non ti devi presentare per la comunione e, se lo farai, non sarai ammessa», si legge sulla lettera. Niente di nuovo negli Usa dove nel 2019 un prete, in una chiesa in South Carolina, si era rifiutato di dare la comunione a Joe Biden, che però non era ancora presidente. La “colpa” di Pelosi sembrerebbe essere quella di essersi spesa per la difesa di una sentenza storica che garantisce il diritto all’aborto negli Stati Uniti. Una battaglia che si è intensificata nelle ultime settimane dopo che si è diffusa la notizia secondo cui la Corte Suprema potrebbe ribaltare la sentenza.

Foto in copertina di repertorio: EPA/JIM LO SCALZO

Leggi anche:

Articoli di DIRITTI più letti