L’imprenditrice Fausti dopo le critiche: «Con me lavorano giovani eccezionali. Ma chi cerca lavoro deve essere più umile»

Sulla difficoltà di trovare personale adeguato, l’imprenditrice stavolta dà la colpa alla congiuntura economica negativa degli ultimi tre anni e ai contratti disponibili «non adeguati»

L’imprenditrice Tiziana Fausti corregge il tiro dopo le critiche ai giovani «mantenuto dallo Stato con Naspi e reddito di cittadinanza» e le richieste ai colloqui di lavoro su «come vengono pagati gli straordinari» e sui «weekend liberi». Intervistata dal Corriere della Sera, l’imprenditrice spiega tenendo comunque il punto: «Dei giovani non sono certo la prima a metterne in evidenza le difficoltà ad adattarsi alla realtà del lavoro. A volte mancano di umiltà». Dei giovani Fausti ribadisce di non esserne nemica, anzi con quelli finora assunto lavora a Bergamo con grandi soddisfazioni: «sono ragazzi eccezionali e devo a l oro il mio successo. Nella mia realtà credo profondamente nei giovani», ricordando il suo contributo per borse di studio in diversi istituti di formazione professionale.


A proposito della difficoltà di trovare personale adeguato, Fausti ricorda come da tre anni gli imprenditori stiano affrontando un «quadro economico complesso con strumenti contrattuali spesso inadeguati. Nonostante questo – aggiunge – in molti sono d’accordo e ogni giorno pensano che sia giusto presentarsi al lavoro e a scuola in modo coerente con il luogo e la funzione. E vale sia per i giovani che per gli adulti. Cerco di difendere una mia visione, una scelta di stile consapevole». Messi da parte gli attacchi ben più duri dell’intervista al Corriere di Bergamo, in cui Fausti contestava certe pettinature secondo lei incomprensibili, stavolta lancia un consiglio perché i giovani cerchino di essere «innovativi» e perché provino ad «aprirsi a prospettive inedite», come ha provato a fare lei nella sua carriera accompagnata da un mantra: «Il lavoro può dare soddisfazioni, non è solo fastidio».


Leggi anche: