«Ci siamo tolti un peso, ma non siamo ancora soddisfatti». Sono le parole di Luigi Ciatti a seguito della sentenza che ha condannato il ceceno Rassoul Bissoultanov, l’assassino del figlio Niccolò, per omicidio volontario. «Ci spaventa un po’ che possa scappare», ha commentato specificando poi che il killer è senza passaporto e ha l’obbligo di firma, ma che per il momento non andrà in carcere. Nell’agosto del 2017 il 28enne, esperto di arti marziali, ha ucciso il giovane toscano Niccolò Ciatti, allora 22enne, con un calcio alla tempia partecipando a un pestaggio da parte di un gruppo di ceceni. Il tragico evento era avvenuto nella discoteca St Trop, di Lloret de Mar in Spagna, e aveva portato l’accusa a chiedere 24 anni di carcerazione per Rassoul Bissoultanov. Il ragazzo ceceno aveva tentato di difendersi dicendo che non era nelle sue intenzioni uccidere Ciatti e che non pensava potesse succedere con una pedata. Spiegazioni che l’accusa non ha ritenuto valide. Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella si è espresso a seguito della sentenza dicendo: «Ridona un po’ di quella fiducia nella giustizia che avevano perso». L’entità della pena verrà definita nei prossimi giorni dal Tribunale di Girona.
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