Transizione energetica, Draghi nomina Bonaccini e Giani commissari straordinari per i rigassificatori

Per sostituire il gas russo l’Italia si prepara a costruire nuove strutture per il Gnl, il gas naturale liquido importato via mare

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato i Dpcm con le nomine per i commissari straordinari per i rigassificatori. Saranno Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, ed Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, ai quali spetterà il compito di autorizzare le opere e le infrastrutture connesse. «Le opere – si apprende da Palazzo Chigi – saranno finalizzate all’incremento della capacità di stoccaggio e rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti e saranno collegate alle reti di trasporto esistenti a livello regionale». La figura del commissario straordinario è stata istituita nel Decreto Aiuti di aprile. Lo scorso maggio, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani aveva annunciato che due impianti sarebbero dovuti arrivare entro la fine del 2023, uno a Piombino (Toscana), l’altro a Ravenna (Emilia-Romagna). Da Piombino, però, è arrivato un “no” che ha scatenato diverse polemiche.


Attualmente l’Italia ha 3 impianti funzionanti: l’Adriatic Lng al largo del delta del Po (Rovigo), a Panigaglia in provincia di La Spezia e al largo di Livorno. Si tratta di strutture che consentono di ritrasformare il gas portato allo stato liquido a quello gassoso per il consumo finale. Negli ultimi mesi la crisi con Mosca e la conseguente necessità di aprire alle forniture di Gnl – gas naturale liquido – per eliminare la dipendenza dalla Russia hanno reso necessaria la costruzione di nuovi impianti per lo stoccaggio e la distribuzione. I maggiori esportatori via mare saranno gli Stati Uniti e il Qatar.


Immagine di copertina: ANSA

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