Benzina, i prezzi continuano a salire: superati i 2 euro al litro anche al self service

Si fa strada l’ipotesi di un Dpcm per fissare un tetto massimo fino a ottobre

Il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self service è tornato a sfondare quota 2 euro/litro. Una cifra che non si era più vista da inizio di marzo quando ancora non c’era il taglio dell’accisa di 30,5 centesimi al litro deciso dal governo lo scorso 22 marzo. Non considerando lo sconto fiscale, il prezzo oggi sarebbe salito a 2,31 euro/litro, ai livelli di 46 anni fa. Il governo in queste ore tenta di correre ai ripari e valuta un possibile tetto al prezzo dei carburanti in prospettiva delle vacanze estive. Il taglio delle accise scadrà l’8 di luglio e le tensioni internazionali potrebbero continuare ad alimentare l’impennata. L’ipotesi del tetto sul prezzo è stata avanzata dal Partito Democratico che propone di fissare la misura per 60 giorni con un Dpcm. Un intervento che mirerebbe ad attenuare i costi per i lavoratori e per chi nei mesi estivi vorrà spostarsi in auto.


Il decreto ministeriale dovrebbe essere realizzato su proposta del Ministro della Transizione ecologica assieme al ministero dello Sviluppo economico. Ma il Pd non è l’unico partito a incoraggiare una decisione sui prezzi. Poche ore fa il leader della Lega Matteo Salvini ha fatto sapere di un colloquio con il ministro dell’Economia: «Ho chiesto a Daniele Franco di rinnovare lo sconto benzina almeno per tutta l’estate. Perché se la guerra va avanti per mesi, la benzina rischia di arrivare a 3 euro al litro e per milioni di italiani sarebbe un disastro».


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