Caro benzina, la verde sfonda i 2 euro al litro: oltre 7 centesimi in più in una settimana. Boom del diesel – I dati

In soli 7 giorni, la benzina è aumentata di 7 cent al litro, il gasolio di 8.5 cent. Il presidente dell’Unc: «È emergenza nazionale»

Il prezzo settimanale della verde continua a salire e sfonda i 2 euro al litro. Secondo le rilevazioni del Mite sulla settimana chiusa domenica, la media nazionale nei self service di benzina si attesta a 2,014 euro al litro, in rialzo di 7,3 centesimi rispetto ai 7 giorni precedenti, pari al +3,8 per cento. In rialzo anche il gasolio, a 1,935 euro al litro con un aumento di 8,4 centesimi, pari al +4,5 per cento. «Sia per la benzina che per il gasolio si tratta del quarto maggior rincaro settimanale di sempre, ossia dall’inizio delle serie storiche. In soli 7 giorni, per un pieno di 50 litri, servono 3.69 euro in più per la benzina, 4.19 euro per il gasolio». Sono i calcoli dell’Unione nazionale consumatori, sulla base dei dati settimanali resi noti dal Mite.


MITE | La rilevazione settimanale del Mite sui prezzi dei carburanti

I rincari sul pieno di benzina

«Da quando è iniziata la guerra, nonostante il taglio di 30,5 cent del Governo, un litro di benzina costa oltre 16 cent in più, con un rialzo dell’8,9 per cento, pari a 8.22 euro per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è più caro di oltre 21 cent al litro, con un volo del 12,4 per cento, pari a 10.65 euro a rifornimento», continua l’Unc, sottolineando che i rincari erano in atto già prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. «Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è salita del 17,1%, 354 euro su base annua, e il gasolio è aumentato del 22,1%, equivalenti a 420 euro annui», ha dichiarato il presidente dell’associazione, Massimiliano Dona, che chiede un intervento tempestivo da parte del Governo. «È emergenza nazionale. Il Governo deve bloccare le speculazioni, mettendo un tetto ai prezzi o, meglio ancora, tornando ai prezzi amministrati fino a che non sarà finita questa escalation pericolosissima. Non può aspettare la scadenza dell’8 luglio, ma deve alzare subito la riduzione delle accise di almeno altri 10 cent e ridurre l’Iva dal 22 al 10 per cento», ha detto.


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