Gazprom taglia ancora il gas per l’Italia, Eni: «Consegne dimezzate»

Il colosso russo ha comunicato che oggi fornirà solo il 50% del gas richiesto, dopo l’annuncio di una riduzione già al 65% delle forniture

Anche oggi continuano i problemi con le forniture di gas da Mosca verso l’Europa e l’Italia. L’Eni ha fatto sapere che, a fronte di una richiesta giornaliera di circa 63 milioni di metri cubi, Gazprom fornirà solo il 50% di quanto richiesto. Ieri, 16 giugno, era stato consegnato solo 65% delle forniture. L’intoppo dipende, stando a quanto spiegato da Mosca, dai problemi tecnici verificatisi alla centrale di Portovaya, che alimenta il gasdotto Nord Stream. Proprio attraverso il Nord Stream – che collega Russia e Germania – Gazprom trasporta parte dei volumi destinati all’Italia. A causa delle sanzioni, ha spiegato Gazprom, i pezzi necessari al riparo non possono essere spediti in Russia. In merito ai possibili rischi, ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi aveva commentato: «Siamo arrivati al 52% dei livelli di stoccaggio del gas, il che ci rende abbastanza tranquilli nell’immediato e per l’inverno».


Anche il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che monitora i flussi del gas, si è detto per il momento tranquillo, ma mette in conto che possa trattarsi non di un problema tecnico ma di una vera e propria rappresaglia: «È ancora una situazione sotto controllo, vedremo nei prossimi giorni cosa succede perché potrebbe essere una fluttuazione contingente dovuta a problemi tecnici, per mancanza di componenti a causa delle sanzioni, o potrebbe essere una vera e propria rappresaglia. Stiamo monitorando attentamente con gli operatori»


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